Una tempesta solare è in atto nel weekend. I primi effetti dovrebbero manifestarsi già da stasera, mentre quelli più intensi sono previsti nella giornata di sabato, è la prima volta dal 2005. Il Centro di previsione meteorologica spaziale dell’agenzia statunitense Noaa ha aumentato il livello previsto per la tempesta a quello G4 “severo”, il secondo più alto sulla scala, che prevede impatti sulla rete elettrica, sui sistemi di navigazione satellitare come il Gps e problemi a satelliti e veicoli spaziali, oltre alla maggiore probabilità di poter ammirare le aurore boreali anche a basse latitudini.
Lo Space Weather Prediction Center della NOAA ha emesso un allarme per tempesta geomagnetica G4 dopo che 4 espulsioni di massa coronale si sono fuse per formare una CME “cannibale” diretta sulla Terra. Questo tipo di allerta non viene emesso dal 2005. Queste CME sono state rilasciate da un’area insolitamente grande di macchie solari, circa 16 volte la Terra. Ora, in un nuovo aggiornamento, lo Space Weather Prediction Center conferma che una forte tempesta geomagnetica (G4) rimane “probabile”, “dalla fine della giornata di oggi e per tutto il weekend” dell’11-12 maggio. “L’esatta tempistica rimane in qualche modo incerta”, evidenziano gli esperti dell’SWPC, precisando che “sono in transito almeno 7 CME dirette verso la Terra”.
L’intensità di questa tempesta geomagnetica significa che saranno possibili interruzioni dei sistemi elettrici, della navigazione GPS e delle trasmissioni radio.
Durante l’attuale ciclo solare, iniziato nel 2019, sono state osservate solo tre forti tempeste geomagnetiche (G4).
Dove si potrà vedere l’aurora boreale?
Per quanto riguarda la tempistica di questa CME cannibale, il suo arrivo potrebbe essere in qualsiasi momento tra le 23 di questa sera e le 15:00 di domani, sabato 11 maggio. Il momento dell’arrivo influenzerà quali regioni avranno l’opportunità di vedere l’aurora boreale: in caso di arrivo più anticipato, saranno favorite l’Europa e il Regno Unito; un arrivo più ritardato favorirà gli Stati Uniti.
Secondo le mappe di previsione dell’University of Alaska Fairbanks, si prevede che stasera l’aurora sarà vista nel 75% degli Stati Uniti, potenzialmente fino a Missouri e Alabama, nel sud del Paese. Anche in Europa, l’aurora potrebbe spingersi insolitamente lontano sud, potenzialmente fino alla Spagna.
È difficile prevedere gli impatti precisi, o esattamente quanto a sud si spingerà l’aurora boreale, a causa della naturale incertezza nelle previsioni e della difficoltà di misurare i campi elettromagnetici delle eruzioni con troppo anticipo.