In provincia di Ragusa la Polizia di Stato nel primo trimestre dell’anno ha sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, nove uomini cui è stato anche applicato il c.d. braccialetto elettronico.
il braccialetto elettronico si è rivelato un prezioso strumento di controllo preventivo, già utilizzato ampiamente dall’autorità giudiziaria nel caso di applicazione della misura cautelare del “divieto di avvicinamento” a persone indiziate di essere responsabili di condotte violente nell’alveo della violenza domestica o di più recenti disposizioni normative adottate per garantire maggiore tutela alle vittime, ne hanno previsto l’utilizzo anche nei confronti di quelle persone cui, su proposta del questore, la sezione misure di prevenzione del tribunale di Catania applica la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con divieto di avvicinamento alla parte offesa.
Si tratta di un dispositivo che consente il rafforzamento delle procedure di controllo, facendo scattare immediatamente un allarme presso la centrale operativa della questura, non appena la persona cui è applicato si avvicina, in un raggio variabile da un minimo di 500 metri, alla persona vittima di una serie di reati sintomatici rispetto a situazioni di pericolo per l’integrità psico-fisica, nel contesto delle relazioni familiari ed affettive. Peraltro tale ventaglio di reati è stato esteso ad ulteriori e gravi fattispecie nelle quali vanno a concretizzarsi le varie fasi del c.d. “ciclo della violenza”.
Il questore dr. Vincenzo Trombadore ha impartito precise direttive alla divisione polizia anticrimine al fine di valutare, nell’immediatezza del verificarsi di episodi violenti, quali i reati di maltrattamenti in famiglia, atti persecutori, lesioni personali ed altro, rientranti nella casistica dei reati sintomatici di violenza di genere e o domestica, la necessità di intervenire anche con provvedimenti “prevenzionali” quali l’ammonimento e la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza.
Le misure di prevenzione previste per tale ambito di reati, il cui potere di proposta è attribuito al questore, per risultare efficaci in termini di tempestività preventiva, seguono presso il tribunale di Catania una procedura dai termini molto ridotti. Infatti i nove decreti di applicazione della sorveglianza speciale sono legati ad episodi di violenza verificatisi in tempi molto recenti. Con tali provvedimenti viene assicurata maggiore tutela e sicurezza alle vittime di violenza di genere o domestica che possono beneficiare di doppie limitazioni al “raggio di azione” imposte all’autore dei reati con i provvedimenti che scaturiscono dal procedimento penale e da quelli derivanti dal procedimento di prevenzione. in tale ultimo, il divieto di avvicinamento con modalità di controllo elettronico si aggiunge ad altre limitazioni che la sorveglianza speciale impone al “sorvegliato, quale l’obbligo di rincasare la sera ed uscire al mattino entro una certa ora, il divieto di frequentare altre persone pregiudicate, di frequentare esercizi pubblici come pub, bar etc..