Modica – Annunciati ieri in conferenza stampa i 3 finalisti e le menzioni speciali della seconda edizione. Il libro di Giovanni Criscione tra i primi tre premiati. Si è tenuta sabato 1° giugno, nel salone dei Goccioloni delle Terme di Telese (BN), la conferenza stampa della seconda edizione del Premio Letterario Michele Selvaggio. Nel corso della conferenza sono stati annunciati i finalisti del concorso di saggistica storica, che ha visto una partecipazione di oltre 150 opere da tutta Italia.
A moderare la conferenza stampa è stato il giornalista Jonathan Checola di Anteprima24. Sono intervenuti Emilio Bove, presidente dell’Istituto Storico del Sannio Telesino; Vincenzo Benevento, CEO e fondatore di Erbagil (main sponsor dell’evento), e l’intera Giuria del Premio, composta dal Presidente Antonio Martone, Pasquale Carlo, Nicola Ciervo, Giuseppina Renda e Tiziana Selvaggio.
Le opere finaliste sono (in ordine alfabetico):
Carrara Silvia, Corrente Marcello – Poesia del trauma, poesia del fango. La medicina psichiatrica dall’età vittoriana alla Grande guerra: un cambio di paradigma V. 1, Poesia del trauma, poesia del fango. Il naufragio dell’anima: l’esperienza del trauma bellico ai tempi della Grande guerra nei diari, nelle lettere e nei war poems di S. Sassoon e W. Owen V. 2 (La Quercia Fiorita Editore)
Criscione Giovanni – La strage di Modica (29 maggio 1921). Un caso irrisolto di cento anni fa (Sicilia Punto L Edizioni)
Sodano Giulio – Elisabetta Farnese. Duchessa di Parma, regina consorte di Spagna, matrona d’Europa (Salerno Editrice)
L’ordine del podio sarà svelato durante la cerimonia di premiazione che si terrà il prossimo 15 giugno alle 18:30 presso il Palazzo del Genio di Cerreto Sannita (BN).
Il libro di Giovanni Criscione ricostruisce la storia dell’eccidio di Passogatta: un eccidio fascista e di Stato la cui verità è rimasta sepolta negli archivi per oltre cento anni. “Vorrei esprimere – dichiara l’autore – i miei più sentiti ringraziamenti all’editore Sicilia Punto L e a tutti coloro che hanno creduto in questo libro. Essere tra i finalisti di un premio prestigioso, uno dei pochi dedicato alla saggistica, è un riconoscimento importante che mi riempie di gioia. Questo riconoscimento non è solo un traguardo personale, ma è anche e soprattutto un omaggio alla memoria e alla verità storica che ho cercato di riportare alla luce”.