Ragusa – Oltre che dalla politica locale, il clamore suscitato dal reportage televisivo di Rete 4 Mediaset sulle criticità della sanità iblea, è stato commentato a buon diritto da una associazione civile nata qualche mese fa proprio con lo scopo di denunciare quanto è ora balzato con evidenza all’attenzione dell’opinione pubblica nazionale. Parliamo del Comitato civico art. 32 presieduto dal medico ispicese Rosario Gugliotta. Ecco la sua dichiarazione.
“Il clamore suscitato da un’inchiesta su una rete televisiva nazionale, sulla sanità Ragusa conferma in modo inequivocabile le gravissime criticità della nostra Asp da noi evidenziate da oltre 6 mesi. Altre criticità, ben più gravi, ancora non sono state rese pubbliche. Il Comitato Civico Articolo 32 a breve comunicherà alla stampa ed alle Istituzioni atteggiamenti dal tono intimidatorio e la inaccessibilità .ad alcune prestazioni sanitarie essenziali. Insomma abusi e disservizi in un contesto caratterizzato da condizioni di lavoro gravose per il personale, retribuzioni inadeguate e offese alla dignità degli utenti.
Da oltre sei mesi, dichiara il dr Gugliotta presidente del Comitato Civico Articolo 32, denunciamo le diseguaglianze tra coloro che possono ricorrere alla sanità privata e coloro che sono costretti a rinunciare alle cure. Ormai sono violati tutti i principi costituzionali che saranno ulteriormente travolti dalla cosiddetta autonomia differenziata.
L’inchiesta giornalistica ha confermato un desolante panorama di sciatteria organizzativa, saccheggio di risorse pubbliche e penoso scaricabarile tra i diversi dirigenti delle varie strutture. Si è arrivati anche al ridicolo accostamento tra gestazione dell’embrione umano e le semplici procedure autorizzative.
La misura è colma !! Negli ultimi giorni si è arrivati al punto di attuare una puerile vendetta nei confronti dei nostri volontari. Gli uffici Asp, a differenza delle scorse settimane, non danno corso alle richieste di accesso ai servizi, previsti dalle legge, solo perchè i moduli pur essendo identici allo schema predisposto dall’azienda, recano il logo della nostra associazione. Insomma nonostante i rilievi del nostro studio legale registriamo una pervicace strategia di boicottaggio delle iniziative contro un gruppo indipendente che non è legato ai partiti e pretende il rispetto della Costituzione . il rapporto tra azienda e cittadini organizzati è unilateralmente ostacolato, è opportuno che le autorità del governo regionale riconsiderino le scelte, anche se provvisorie, sui vertici dell’Asp”. (da.di.)