Ragusa – Ancora commenti ai risultati delle elezioni europee. In attesa della riunione della direzione del partito prevista per le 19 di mercoledi 12 giugno presso il centro studi Feliciano Rossitto, i due maggiori esponenti provinciali del Partito Democratico, ovvero il segretario di federazione Lino Giaquinta e il deputato regionale Nello Dipasquale evidenziano come il loro partito sia il secondo del territorio ed affermano “vogliamo ringraziare tutti gli elettori che hanno permesso al Partito Democratico in provincia di Ragusa di superare il 18%, affermandosi come il secondo partito più votato, in linea con il resto d’Italia, nonostante svolga un ruolo di opposizione.
È un risultato collettivo, fatto del lavoro dei circoli, degli iscritti, della classe dirigente del partito, dei sindaci, degli amministratori e, naturalmente, dei simpatizzanti tutti”. Poi Giaquinta e Dipasquale, proseguono “il lavoro del Partito Democratico in provincia di Ragusa ha permesso di concentrare una gran quantità di voti sul sen. Antonio Nicita che è risultato il candidato PD più votato nel nostro territorio. La classe dirigente del PD ha lavorato in modo esemplare per sostenere Nicita, che, qualora fosse stato eletto, avrebbe consentito alla provincia di Ragusa di avere un senatore dem. Ciò non è stato possibile, ma per questo territorio la competizione per le Europee è stata comunque un ottimo banco di prova. Nicita continuerà a dare il proprio contributo alla nostra provincia da senatore, prendendo atto del grande risultato riscontrato, e non farà mancare il suo sostegno al nostro territorio nelle sfide più importanti”.
“Da domani – dichiarano ancora Dipasquale e Giaquinta – si continuerà a lavorare per consolidare e incrementare il radicamento del Partito Democratico nel territorio, in un costante lavoro di coinvolgimento e crescita, per contribuire al progetto nazionale per la costruzione di un’alternativa alla destra che Governa a Roma e a Palermo in modo assolutamente inadeguato. Le energie raccolte – concludono – vanno coltivate e catalizzate in un nuovo progetto che sappia dare risposte alle troppe disuguaglianze generate dall’attuale governo nazionale e regionale”. (da.di.)