Ragusa – E se a chiusura della scorsa settimana erano fioccate, per l’amministrazione Cassì, le critiche di Sergio Firrincieli del M5 sul nuovo trasporto pubblico e di Simone Diquattro di Fratelli d’Italia sulle politiche per il centro storico, la settimana appena iniziata registra bordate ancora più potenti indirizzate al sindaco a cui si chiede in pratica di ‘dimettere’ l’assessore all’ambiente Mario D’Asta. Richiesta che proviene da quello che lo stesso D’Asta, in un recente scambio di battute polemiche in aula consiliare, aveva definito il “trio rosso”
ovvero i consiglieri comunali Peppe Calabrese e Mario Chiavola del Pd e Angelo Laporta di Territorio. Infatti a D’Asta erano risultate poco gradite le continue critiche dei tre al suo operato in materia ambientale. Ed ora non si è fatto attendere il pesante contrattacco dei tre. Calabrese e Chiavola scrivono in una nota stampa “negli ultimi giorni abbiamo ricevuto diverse segnalazioni da parte di cittadini ragusani che hanno trovato chiusi i Centri Comunali di Raccolta di Marina di Ragusa e di contrada Nunziata, fatto confermato da un annuncio sul sito della ditta Busso nel quale si spiega che l’interruzione del servizio è dovuta a “motivi di natura tecnica”. Ci risulta che una delle ragioni sia il mancato adeguamento delle strutture con opere di manutenzione che dovrebbero costare oltre mezzo milione di euro. Tutto ciò dimostra, ancora una volta, con quanta approssimazione opera chi governa Ragusa e in particolare chi si occupa di questo settore”.
I due dem aggiungono: “Che fine farà tutta l’immondizia derivante dalla manutenzione dei giardini, sia da parte di utenze domestiche che da parte di aziende che si occupano di giardinaggio? Che fine faranno gli scarti di chi svuota le cantine come lavoro o di chi decide di ammodernare parte dell’arredamento di casa? Soprattutto a Marina di Ragusa dove è appena iniziata la stagione estiva e la manutenzione delle abitazioni è proprio nel suo momento più frenetico. Temiamo che questi rifiuti possano essere abbandonati per la città o nelle periferie”.
“A quanto pare, inoltre – continuano i consiglieri – una delle ragioni della chiusura dei due centri riguarderebbe pure l’eccesso di rifiuti non smaltiti, una situazione che mette a rischio anche la salute degli operatori dei due centri”.
“L’amministrazione comunale ci dica come intende operare – chiedono – quali sono questi lavori di manutenzione o adeguamento che andrebbero portati a termine e quanto costerebbero. Soprattutto ci faccia capire come mai non sono stati già programmati. Infine – concludono – il sindaco ci dica, visti i risultati a un anno dall’inizio del secondo mandato, se si rende conto anche lui che l’assessore all’Ambiente non è in grado di gestire una materia così delicata. Forse andrebbe preso qualche provvedimento”.
A rincarare la dose Angelo Laporta aggiunge “rifiuti ovunque. Dalle contrade al centro storico della città. Piccole e grandi discariche di spazzatura rigorosamente indifferenziata. Una vera e propria emergenza che rischia di esplodere. Le responsabilità sono da attribuire esclusivamente al sindaco Cassi e al suo assessore all’ambiente, Mario D’Asta, totalmente incapaci di gestire una situazione oramai fuori controllo. Una città in balia dei soliti incivili che non solo non pagano la tari ma continuano a sporcare la città e le contrade in qualunque momento della giornata. L’aspetto più desolante è il lavoro degli operatori della ditta Busso che, giornalmente, ripuliscono le micro discariche in citta’ e, in poche ore, puntualmente, vengono riempite”. La Porta aggiunge “siamo di fronte alla peggiore gestione dei rifiuti degli ultimi anni -un assessore totalmente incapace di dare le risposte che i cittadini virtuosi si attendono. un’amministrazione che non percepisce il senso di degrado di una parte considerevole del proprio territorio. Semplicemente vergogna. Perché non vengono sanzionati questi incivili che impunemente scaricano immondizia ovunque. Perché non e’ stata fatta una verifica incrociata delle utenze? chiederemo in consiglio comunale un report delle sanzioni effettuate e quante utenze fantasma sono state scoperte.
La risposta purtroppo, la immaginiamo”. A Marina di Ragusa una mega discarica sullq Sr.82 Fontana nuova/Eredita’ a Marina di Ragusa ( direzione riserva Irminio), in territorio comunale -a due passi dal centro di raccolta comunale – e con tanto di cartello di video sorveglianza provinciale – presumibilmente finto-. L’annoso problema non solo determina un degrado ambientale ma , anche , soprattutto- a causa delle temperature sempre più elevate- un pericolo ai fini della salvaguardia della salute pubblica. Questi rifiuti – ad oggi incontrollati-vengono evidentemente inquadrati come deposito temporaneo e, rimossi più volte all’anno con cadenze temporali insostenibili ( anche 2 mesi giacenti) senza che nessuno abbia seriamente almeno provato ad adottare misure per gestire al meglio la situazione nonché reprimere le inciviltà . La storia, ormai, va avanti da anni con interventi, appunto, di ripulitura temporanea ( il giorno dopo si ricomincia a riempire)”. (da.di.)