Modica – Continuano gli appuntamenti religiosi che caratterizzano la festa di San Pietro apostolo, patrono di Modica. Dopo che martedì la messa di quartiere in via Toscano è risultata molto partecipata dai fedeli e dopo l’iniziativa di ieri sera con la veglia di preghiera contrassegnata dalla presenza degli animatori Grest della città a cui ha fatto seguito l’inaugurazione del centro giovanile Pippo Giuca, un altro momento significativo sarà quello di domani sera. “Grazie al contributo di molti e al lavoro comune – sottolinea il parroco della chiesa Madre, il sacerdote Giuseppe Stella – alle 20 di domani presenteremo la tela restaurata dell’Adorazione dei Magi opera di Domenico La Bruna risalente al 1739.
Alcuni mesi fa quando abbiamo inaugurato la mostra sui gesuiti presso l’aula capitolare della nostra chiesa abbiamo preso un impegno, cioè quello di custodire la memoria storica dei Padri Gesuiti della nostra città prendendoci cura dei dipinti custoditi nella chiesa del Soccorso e inserendoli in un percorso di valorizzazione che potesse raccontare l’opera dell’ordine a Modica. Con questo primo restauro confidiamo di adempiere all’impegno in questione”. Interverranno la professoressa Maria Terranova e la dottoressa Gaetana Ascenzo, restauratrice. Domenica, inoltre, le celebrazioni eucaristiche in chiesa Madre sono in programma alle 10,30 e alle 19. Tutto questo prima di entrare nel vivo della festa, in particolare con il triduo di San Pietro che prenderà il via mercoledì 26 giugno.
“Anche stavolta, così come è già accaduto con la presentazione del primo “Santuni” di San Pietro apostolo – affermano il presidente provinciale Confcommercio Ragusa, Gianluca Manenti, con il presidente sezionale Giorgio Moncada, che sostengono mediaticamente i festeggiamenti in questione – si sta portando avanti un’azione di riscoperta dell’identità cittadina che non può che trovarci d’accordo. Anche perché tutto questo rafforza la modicanità e, soprattutto, ci fornisce la dimensione di un’azione che può mettere in risalto, ulteriormente, le potenzialità artistiche e architettoniche dei nostri beni culturali. Favorendo un’azione di crescita e di sviluppo che tutti dobbiamo cercare di guardare con il massimo interesse”.