Modica – Non sappiamo ancora se al Comune di Modica si possa già parlare di fibrillazioni in seno alla maggioranza che sostiene l’amministrazione, ma di certo qualcosa si agita sotto la superficiale apparentemente calma delle acque in cui naviga la Giunta Monisteri. Infatti, dopo le recriminazioni del consigliere di maggioranza Alessio Ruffino sulla sicurezza stradale a Modica Alta, è ora la volta di un altro consigliere di maggioranza ad esternare critiche sull’operato dell’amministrazione e addirittura a dimettersi dalla Presidenza della quarta commissione. Stiamo parlando di Giorgio Civello che spiega così le dimissioni dalla carica “Ho preso questa decisione perché la ritengo giusta per il rispetto che nutro verso le istituzioni e per la stima verso i colleghi componenti della commissione. Ho fatto questa scelta in quanto, ad un anno dell’insediamento, un solo atto non è pervenuto. A ciò si aggiunge la mancata collaborazione e il confronto inesistente su argomenti inerenti la commissione stessa.
Per ultimo lo scarso interesse dimostrato per l’invito del 9 maggio da parte del Comune di Noto per la partecipazione all’Infiorata, che si è svolta dal 17 al 21 Maggio.
Il comune di Noto ha messo a disposizione degli stands a titolo gratuito per i Comuni della val di Noto; sarebbe stato un ottimo “palcoscenico” per la promozione del nostro territorio considerato che la manifestazione ha contato la partecipazione di oltre 150.000 visitatori.
Peccato che l’organizzazione del nostro stand è stata scadente, povero di idee e di marketing oltre ad essere a part- time, erano infatti presenti solo due ragazzi, tra l’altro non modicani, quasi in imbarazzo, avendo a loro disposizione solo qualche barretta di cioccolato e uno schermo che trasmetteva delle immagini di Modica.
Non è possibile che con tutto il materiale a disposizione per la promozione dell’identità culturale e gastronomica del nostro territorio, sì riesce a fare queste figuracce.
Rimane l’amarezza, perché oltre ad aver perso un’occasione per pubblicizzare la nostra città, abbiamo fatto tutti una pessima figura, non solo l’assessore e il Consiglio, ma ha rimetterci è stata tutta la città di Modica.
Mi chiedo: considerato che nell’ultimo Consiglio Comunale l’assessore Drago, a cui va la mia stima e solidarietà, è stato “ripreso” solo per aver intercettato e portato a buon fine un finanziamento, senza prima aver avviato un confronto, oggi per coerenza bisognerebbe chiedere le dimissioni dell’assessore al turismo?
Ovviamente non chiederò questo, invece, presento le mie dimissioni da Presidente della Commissione.
Ciò non vuole essere un atto di accusa o critica, ma solo il tentativo estremo di richiamare tutti ad un cambiamento propositivo partendo dal dialogo e dal lavoro di squadra.
Rimango altresì componente della stessa Commissione in qualità di commissario per dare il mio contributo ove fosse richiesto”. E a rincarare la dose delle proprie recriminazioni, Civello ha anche presentato una interrogazione “per capire quanto ancora bisogna attendere per dare alla città uno nuovo statuto e il regolamento comunale, strumento utile per essere a passo con i tempi”. A questo punto il consigliere traccia la cronistoria dell’atto cui si riferisce, con dovizia di riferimenti all’iter amministrativo, per poi concludere “con questa interrogazione chiedo di sapere, essendo trascorsi otto mesi dalla delibera N° 44 del 24/10/2023, quali azioni sono state predisposte per superare queste “esigenze di revisione” e se il parere di regolarità contabile è stato finalmente prodotto.
Inoltre, considerata la circolare N° 6 Prot. N’11155 del 18/05/2023 dell’Assessore Regionale delle Autonomie locali, la quale ordina un adeguamento dello statuto dell’ente, chiedo di predisporre urgentemente gli atti necessari ad assicurare in tempi celeri la formazione della Commissione speciale sullo statuto e sul regolamento Comunale, così da adattarci a quanto previsto dalla normativa vigente.
È evidente che non possiamo più esimerci dall’avere un regolamento e uno statuto comunale più moderno e più adeguato al periodo storico in cui viviamo. Auspico che, anche se in forte ritardo, quest’atto diventi un gesto di responsabilità istituzionale nei confronti dei Cittadini”. (da.di.)