Modica – Non solo interrogazioni consiliari per l’amministrazione comunale di Modica, sia dagli scranni dell’opposizione sia dalle fila stesse della maggioranza, come più volte abbiamo riportato. Ma anche un’opposizione politica che investe direttamente l’operato economico finanziario della Giunta. Un compito che ultimamente si è ripetutamente assunto Vito D’Antona di Sinistra Italiana Modica. Dopo le precedenti osservazioni sui bilanci comunali passati, ora D’Antona passa sotto le lente di ingrandimento il rendiconto 2022 di fresca approvazione da parte della giunta per approdare in aula. Queste le considerazioni dell’esponente di Sinistra Italiana.
“L’Amministrazione Comunale di Modica, a distanza di oltre due anni dalla scadenza e con un commissariamento in atto, ha approvato la proposta di rendiconto del 2022 da sottoporre al Consiglio Comunale. I dati più significativi del bilancio, come formulato dalla Giunta Comunale, rappresentano una situazione finanziaria ben più grave di quella del rendiconto 2021. Infatti, il disavanzo di amministrazione a fine 2022 è stato pari ad oltre 117 milioni di euro, risultando pertanto superiore a quello di fine 2021 di oltre 36 milioni di euro; oltre cento milioni i debiti contratti in questi anni con lo Stato, dei quali 92 milioni ancora da restituire nei prossimi anni; un ammontare di crediti non riscossi per circa 179 milioni di euro, di cui 120 milioni ritenuti difficilmente esigibili.
Ed ancora, contenziosi giudiziari in corso per circa 6 milioni di euro; altri 6 milioni di euro di debiti fuori bilancio accertati ma non ancora riconosciuti alla fine del 2022; un debito per 4 milioni di euro occorrente a ripianare le perdite della Spm e oltre 2 milioni di euro da versare alla Multiservizi; tempi medi di pagamento verso i fornitori superiori a sette mesi, quando la legge impone di pagare entro 30 giorni. Un quadro preoccupante originatosi negli anni precedenti che, se confermato anche negli anni successivi, potrebbe rendere più problematica la possibilità di garantire i servizi essenziali ai cittadini. Ribadiamo ancora una volta che occorre una svolta che metta al centro dellazione politica ed amministrativa il perseguimento del risanamento finanziario”. (da.di.)