Per anni, le uova sono state demonizzate a causa del loro alto contenuto di colesterolo, vicino alla soglia giornaliera massima raccomandata di 300 mg. Tuttavia, le uova sono anche una preziosa fonte di nutrienti essenziali. Le proteine dell’albume, ad esempio, diventano completamente assimilabili solo dopo la cottura, che inattiva l’avidina, un composto che altrimenti ostacolerebbe l’assorbimento delle proteine. Il tuorlo, ricco di grassi mono e polinsaturi, contiene anche acido oleico, vitamine, sali minerali e antiossidanti come la luteina e la zeaxantina, benefici per la salute degli occhi.
Colesterolo Alimentare vs. Colesterolo Ematico
Studi recenti hanno mostrato che il colesterolo ematico è per l’80% autoprodotto dal corpo e che un aumento dell’assunzione di colesterolo tramite la dieta porta a una regolazione compensatoria da parte dell’organismo. Tuttavia, variazioni genetiche possono influenzare questa capacità di autoregolazione.
È stato dimostrato che il colesterolo alimentare in sé non è il principale responsabile dell’alterazione del profilo lipidico ematico. Piuttosto, sono gli acidi grassi saturi e trans, insieme agli zuccheri, a incidere negativamente, mentre una dieta ricca di acidi grassi essenziali e fibre può migliorare il profilo lipidico. Anche l’attività fisica gioca un ruolo cruciale.
Riabilitazione delle Uova nella Dieta
Oggi, le uova sono state riabilitate come parte di un’alimentazione sana, anche fino a una al giorno. La Società Italiana di Nutrizione raccomanda il consumo di 1-4 uova a settimana, considerando un equilibrio tra i benefici nutrizionali e le esigenze di chi ha patologie specifiche.
Studio Recenti: Le Uova e la Salute Cardiovascolare
Un recente studio condotto dal Duke Clinical Research Institute e presentato al congresso dell’American College of Cardiology ha esaminato il consumo di uova e i suoi effetti sul colesterolo. Lo studio ha coinvolto 140 pazienti con malattie cardiovascolari o a rischio elevato, confrontando il consumo di 12 o più uova a settimana con una dieta che ne includeva meno di due. I risultati hanno mostrato che i livelli di colesterolo buono e cattivo erano simili in entrambi i gruppi, sorprendendo molti esperti.