Scicli – “Oggi Scicli vive una situazione di degrado, specie giovanile, fino a qualche tempo fa impensabile. Le ragioni del degrado sono molteplici, ma registriamo soprattutto un impoverimento culturale enorme: non esistono luoghi di aggregazione sicuri, non esistono politiche sociali attive, non esistono politiche di integrazione culturale che permettano a tutti di sentirsi parte integrante di questa comunità, occorre lavorare per rinsaldare il legame tra la scuola e la comunità.
È in questo quadro disarmante che crescono sempre più l’uso di droghe anche pesanti, che si costituiscono delle vere e proprie baby gang che imperversano in tutto il territorio preoccupando, e non poco, i cittadini che hanno la sfortuna di imbattersi in questi ragazzi.
Si registrano addirittura casi di prostituzione al solo scopo di pagarsi una dose di droga, seppur fenomeni circoscritti, ma esistono”. E’ quanto si legge in una nota stampa diffusa ieri a firma del Partito democratico di Scicli, Start Scicli, M5S, SBC, PSI, Italia Viva, ASS. I Maggio, Sinistra Italiana, Cgil.
Ecco la nota stampa: “È in questo contesto che si è consumato un omicidio che dopo più di due mesi non ha colpevoli assicurati alla giustizia e, sempre nella stessa deriva delinquenziale si registra l’aumento di furti in città, l’ultimo in pieno centro e alla luce del sole, e nelle borgate. Per non tacere dei continui atti di piccolo vandalismo, delle risse tra gruppi rivali, dei continui episodi di continuo e costante disprezzo delle regole oramai è sotto gli occhi di tutti.
Sono, questi, episodi che turbano la quiete di chi vive la nostra città sia da residente che da visitatore o da operatore economico, proprio questi ultimi negli ultimi tempi sono i più vessati da questa escalation di microcriminalità.
Chi amministra ha l’obbligo di occuparsi della sicurezza e della legalità concretamente, in maniera approfondita e “scientifica”, e non soltanto attraverso inutili e insignificanti rassicurazioni verbali.
È quindi necessario che le istituzioni locali prendano consapevolezza dell’importanza di acquisire la conoscenza profonda del territorio in cui operano, quale elemento indispensabile per migliorare la sicurezza.
Risulta necessario ed inevitabile attivare una sorveglianza più capillare della città, non è più rimandabile, poi, l’attivazione di strumenti di politiche sociali volti al contrasto dell’imperversante povertà educativa e in un’ottica di prevenzione dei fenomeni di microcriminalità ed illegalità, altrettanto indifferibile è l’adozione di misure volte a garantire agli esercenti le attività commerciali lo svolgimento delle loro attività in sicurezza, e non sono tollerabili “zone franche” per mancanza di controllo sul territorio.
Per tutte queste ragioni, consapevoli che l’ordine pubblico e la reputazione della città sono le precondizioni necessarie a qualsiasi forma di sviluppo sociale ed economico, chiediamo al Sindaco che è il nostro interlocutore in termini di sicurezza e su di lui ricade la responsabilità, di essere costantemente in grado di dare le giuste risposte alla città e allo stesso tempo essere da pungolo per i responsabili dell’ordine pubblico a più livelli per richiedere sempre più controlli”.