Milano – Sale a quattro in Italia il numero delle persone infette al virus Oropouche e con febbre Oropouche, una malattia tropicale che può essere trasmessa all’uomo attraverso la puntura di una particolare specie di moscerini e di alcune zanzare. Gli ultimi due casi sono stati registrati in Lombardia dopo il primo caso europeo registrato in Veneto a metà giugno 2024 al quale è seguito un altro caso all’Ospedale di Forlì. Si tratta di casi di importazione, di persone di ritorno dal Brasile e da Cuba. Già a inizio giugno 2024, il Ministero della Salute aveva diffuso una nota per segnalare la presenza di focolai della malattia a Cuba.
Proprio all’Asst Fatebenfratelli Sacco di Milano, dove sono stati segnalati gli ultimi due casi, è stato messo a punto dall’équipe dell’Unità di Bioemergenze dell’Asst Fatebenefratelli Sacco, diretta da Maria Rita Gismondo un nuovo test in caso di diagnosticare la malattia. Lo strumento ha già dato i primi risultati informa la struttura in una nota. Casi che portano il bilancio nazionale a quota 4 (con il caso veneto del viaggiatore 25enne preso in carico dall’Irccs Sacro Cuore Don Calabria di Negrar, Verona, e quello di un viaggiatore sulla cinquantina seguito all’ospedale di Forlì). Si tratta di casi di importazione, di persone di ritorno dal Brasile e da Cuba.
Virus Oropouche: sintomi e come si trasmette
L’infezione da virus Oropouche provoca febbre molto alta, dolori articolari e muscolari e rash cutaneo. Si trasmette all’uomo attraverso le punture di moscerini o di zanzare. Il principale artropode vettore Culicoides paraensis, un particolare moscerino che trasmette il virus (arbovirus) con un morso, è attualmente presente solo in Sud e Centro Americhe e non è presente in Europa. Dopo un periodo medio di incubazione compreso tra i quattro e gli otto giorni, si manifestano i sintomi tipici della malattia, come febbre, mal di testa, dolori muscolari, brividi, rigidità articolare e, a volte, nausea e vomito. Nei casi più gravi la malattia può causare meningite asettica. Ad oggi non esistono prove di trasmissione interumana del virus Oropouche.
Valutazione del rischio dell’OMS
Si tratta del primo rilevamento della malattia nel Paese, pertanto la popolazione è probabile sia altamente suscettibile e vi è un rischio significativo di insorgenza di ulteriori casi. Ad oggi non esistono prove di trasmissione interumana del virus Oropouche. Nella regione delle Americhe, negli ultimi 10 anni si sono verificati focolai di malattia da virus Oropouche principalmente nella regione amazzonica. Il virus è endemico in molti paesi del Sud America, sia nelle comunità rurali che urbane. Periodicamente vengono segnalati focolai in Brasile, Bolivia, Colombia, Ecuador, Guyana francese, Panama, Perù e Trinidad e Tobago. Esiste il rischio che la malattia si diffonda a livello internazionale poiché Cuba è una destinazione turistica internazionale e il presunto vettore è ampiamente distribuito nella regione delle Americhe. Inoltre, ci sono attualmente altri paesi con circolazione OROV attiva.