Scicli – Il granchio fantasma dal ciuffo (Ocypode cursor) è sempre più visibile lungo le spiagge del litorale sciclitano. La presenza di questo affascinante crostaceo è facilmente individuabile al mattino grazie ai buchi che scava nella sabbia per nascondersi durante il giorno. Al calare della sera, il granchio esce in cerca di cibo e può essere osservato camminare lungo le spiagge.
Caratteristiche del granchio fantasma dal ciuffo
Il granchio fantasma dal ciuffo si distingue per il suo colore chiaro, simile alla sabbia, che lo rende difficile da individuare durante il giorno. Al crepuscolo, tuttavia, è in grado di cambiare colore, diventando più scuro (vedi foto del granchio di notte nella spiaggia di Arizza, frazione balneare di Scicli). Questa capacità di camuffamento è una delle sue tecniche difensive più impressionanti.
Habitat e diffusione
Questo singolare crostaceo è presente in due aree geografiche distinte: il Mar Mediterraneo Orientale e alcune zone subtropicali e tropicali dell’Oceano Atlantico. Negli ultimi anni, il granchio fantasma dal ciuffo ha iniziato a espandersi anche nel bacino centrale del Mediterraneo, favorito dal riscaldamento globale. La tropicalizzazione del Mediterraneo sta infatti rendendo queste acque sempre più ospitali per specie alloctone.
Comportamento e dieta
Il granchio fantasma dal ciuffo è una specie carnivora e notturna. Durante il giorno, scava buchi nella sabbia per rifugiarsi e, al calar del sole, emerge per cacciare. La sua dieta è variegata e comprende pesci, molluschi, insetti, carcasse, piccoli rettili e persino delle uova di tartarughe marine o anche delle piccole tartarughe appena nate.
Origini e adattamento
Originario dei mari tropicali e subtropicali, l’Ocypode cursor si è diffuso sulle coste del Mediterraneo sudorientale. La sua presenza lungo il litorale di Scicli è un segnale evidente del mutamento climatico e della crescente tropicalizzazione del Mediterraneo. Il granchio fantasma si trova in alcune spiagge della provincia di Ragusa ed in particolare nella spiagge del litorale sciclitano tra cui Sampieri, Bruca ed Arizza da oltre dieci anni.
Un animale spettrale
Il nome “granchio fantasma” deriva dalle sue abitudini notturne e dalla capacità di mimetizzarsi cambiando colore. Di giorno, il suo aspetto chiaro e luminoso lo rende quasi invisibile sulla sabbia, mentre di sera, la sua colorazione scura lo aiuta a confondersi con l’ambiente circostante. Questo granchio è un esempio perfetto di come gli animali possano adattarsi e sopravvivere in ambienti in continuo cambiamento.
Il granchio fantasma adotta una doppia strategia di camuffamento: di giorno appare in un modo, di notte in un altro. Due “versioni” dello stesso animale completamente diverse e irriconoscibili. Al tramonto il granchio appare scuro e nero, all’alba diventa più chiaro e luminoso. La scoperta è di un nuovo studio dell’Università di Cambridge condotto da Martin Stevens in collaborazione con i ricercatori dell’Università Nazionale di Singapore. Lo studio è stato pubblicato sul “Biological Journal”.