Ragusa – Il comunicato stampa del sindaco di Ragusa Peppe Cassì, con cui ha “replicato alle obiezioni'” che da più parti sono piovute sulle intenzioni dell’amministrazione di avviare un partenariato pubblico/privato per la gestione del Castello di Donnafugata ed altri siti culturali, il comunicato, dicevamo, non ha naturalmente messo fine alla discussione politica sulla delicata vicenda. Anzi. Ed è ora stata la volta di interventi multipli da parte di Fratelli d’Italia che avanza la proposta di coinvolgere nel partenariato gestionale del siti storici e culturali in questione anche il Libero Consorzio comunale di Ragusa. Il partito meloniano locale era già intervenuto con un post sui social, con una nota stampa del consigliere comunale Rocco Bitetti e con una del coordinatore cittadino Luca Poidomani. Erano stati finora interventi di critica e denuncia dell’operato complessivo dell’amministrazione ma anche di alcuni punti relativi a procedure amministrative e loro tempistica. Ora però Fratelli d’Italia è passata alla fase propositiva tirando il ballo il Libero Consorzio. Ecco quanto propone il coordinatore Poidomani.
“Ripensare gestione con la collaborazione di Enti pubblici e figure manageriali”
“Le nostre denunce sulle modalità scriteriate di affidamento di un bene pubblico come il castello di Donnafugata ai privati hanno aperto un dibattito in città, ma anche in provincia, che sta prendendo sempre maggiore forza e consistenza. E’ evidente come un bene di così grande pregio non possa essere affidato a soli 30mila euro l’anno e siamo convinti che oltre la sacrosanta protesta contro questa visione e questo modo di amministrare occorra mettere in campo proposte concrete visto che l’amministrazione sembra non averne. Il castello di Donnafugata potrebbe in ultima istanza vedere, nella sua gestione, anche l’intervento del Libero consorzio: l’ente intermedio sarebbe una istituzione di assoluta garanzia per un bene pubblico che è un patrimonio provinciale e fiore all’occhiello della provincia iblea. Il sindaco nelle sue ultime comunicazioni cerca di difendere le proprie scelte ma è mancato un dibattito, aperto e trasparente, sulla gestione del castello anche alla luce degli importanti riscontri economici che da esso derivano e che potrebbero essere ulteriormente incrementati. Siamo inoltre dell’avviso che andrebbero pensate delle figure, anche nell’alveo di un controllo interamente pubblico, con capacità ed esperienze manageriali per poter pianificare una gestione fruttuosa e redditizia del bene che non si fermi ai 622mila euro annui sin qui incassati e che possa anche lavorare e interloquire con i privati interessati ad investire”. E naturalmente la proposta dei meloniani ragusani non poteva certo nascere senza il consenso e l’avallo se non direttamente il suggerimento, dell’esponente nazionale del partito, il senatore di Vittoria Salvo. Che infatti scrive.
“Un bene pubblico che deve generare profitto e sviluppo per tutta la comunità iblea”
“Le ultime notizie in merito al Castello di Donnafugata e alla sua gestione, affidata attraverso un bando che vede un partenariato pubblico-privato, debbono aprire una necessaria e ponderata riflessione. Condivido gli interventi del consigliere di FdI Rocco Bitetti e del coordinamento cittadino ibleo del partito: il Castello è un bene pubblico di grande valore e affidarlo con un canone così esiguo, di soli 30mila euro l’anno, per un tempo così lungo appare una scelta in controtendenza con il reale valore di un bene noto e che è punta di diamante dell’offerta turistica iblea. Un bene che è patrimonio comune e che deve vedere un riscontro per la collettività: sono certo che gli attuali 600mila euro circa che incamera il Castello potrebbero essere ulteriormente incrementati con una gestione lungimirante e che potrebbe vedere anche il coinvolgimento di altri enti pubblici, come il Libero Consorzio di Ragusa. Quindi condivido, così come è stata sollevata da più parti, l’esigenza di una valutazione serena e approfondita circa il futuro del Castello che deve contemperare il rispetto di un bene pubblico e la sua valorizzazione. Rimango come sempre disponibile a qualsiasi interlocuzione istituzionale che possa portare giovamento al nostro patrimonio pubblico”.