Ragusa – Una festa straordinaria. Così come straordinario è stato il bagno di folla che ha voluto rendere onore a San Giovanni Battista, patrono della città e della diocesi di Ragusa. A decine di migliaia, ieri, le presenze. In molti hanno voluto partecipare alla tradizionale processione serale che, caratterizzata dall’incedere prima dell’Arca santa e poi del simulacro del precursore, alla presenza delle autorità civili e militari, oltre che, naturalmente, di quelle religiose, con la guida del vescovo, mons. Giuseppe La Placa, si è snodata per le principali vie del centro storico, riuscendo a coinvolgere in maniera come sempre intensa tutti i ragusani. All’arrivo del simulacro in piazza San Giovanni, il saluto del vescovo ai fedeli. “Più che le mie parole – ha sottolineato mons. Giuseppe La Placa – è importante sapere invocare la benedizione del Signore su di noi.
Abbiamo iniziato questa processione chiedendo a San Giovanni di passare per le nostre case, per le nostre strade, di benedire le nostre famiglie, i nostri giovani, gli ammalati, tutti coloro che, attraversando le vie della città, lui poteva raggiungere col suo cuore, col suo sguardo, col suo amore. Ritengo che a conclusione di questa processione, di questi festeggiamenti in onore del nostro patrono, noi dobbiamo seguire quella via che lui ci indica come ha fatto un giorno con coloro che lo ascoltavano nel deserto. Ha indicato la via. E la via non è una strada che si percorre a piedi. La via che indica Giovanni è una presenza che dobbiamo contemplare nel nostro cuore e su questa via, che noi oggi, concludendo la festa, vogliamo iniziare a percorrere durante tutto questo anno prima della prossima festa, ci pone due pietre miliari: la gioia e la speranza. Giovanni è testimone di gioia, Giovanni è testimone di speranza”.
A mezzanotte in punto, poi, i fuochi pirotecnici, effettuati dalla ditta Pirotecnica iblea di Lorenzo Massari di Ragusa sul ponte San Vito, che la cittadinanza ha avuto modo di seguire lungo la vallata Santa Domenica, sistemandosi, in particolare, sugli altri due ponti. Nel pomeriggio, c’era stata la solenne celebrazione eucaristica presieduta da mons. Giambattista Diquattro, nunzio apostolico in Brasile. Subito dopo, l’inizio della solenne processione del patrono. Prima, come detto, l’uscita dell’Arca santa, seguita dai fedeli con i ceri votivi. Subito dopo, l’uscita del venerato simulacro del patrono che è stato accolto sul sagrato dal tradizionale lancio di volantini colorati, dal suono a festa delle campane, dallo sparo dei fuochi d’artificio. Alla processione hanno partecipato il vescovo di Ragusa, le autorità civili e militari, i canonici del capitolo della Cattedrale, il clero, i religiosi e le religiose. La processione si è snodata lungo le vie principali del centro storico. Quindi, la seguitissima celebrazione eucaristica presieduta dal canonico sacerdote Giuseppe Burrafato, parroco della chiesa Cattedrale. In mattinata si era tenuto il solenne pontificale che il vescovo La Placa ha presieduto alla presenza del clero diocesano e delle autorità civili e militari. Alla fine, il parroco ha ringraziato il vescovo, il clero diocesano, il sindaco di Ragusa, i rappresentanti delle istituzioni, le autorità militari, gli sponsor e tutti coloro che, a vario titolo, hanno contribuito alla buona riuscita dei festeggiamenti.