Il cadmio, un metallo pesante altamente tossico, rappresenta un rischio significativo per la salute umana, specialmente per l’area dell’ippocampo, responsabile della memoria e dell’orientamento. Uno studio americano ha evidenziato come l’esposizione prolungata al cadmio, in particolare attraverso il fumo di sigaretta, favorisca il deterioramento cognitivo, portando a un aumento del rischio di demenza.
Cos’è il cadmio e dove si trova
Il cadmio è un metallo pesante rilasciato principalmente da attività industriali e agricole. Si trova nell’aria, nell’acqua e nel suolo, e può entrare nell’organismo attraverso l’inquinamento atmosferico o la dieta. Le fonti principali di cadmio includono il fumo di sigaretta, ma anche alcuni alimenti come cereali, verdure, noci, legumi, carne e prodotti a base di carne.
Effetti sulla salute e collegamento con la demenza
L’esposizione al cadmio è collegata a neurotossicità, ossia l’alterazione del sistema nervoso che può sfociare in demenza. Il metallo agisce in particolare sull’ippocampo, compromettendo le funzioni cognitive legate alla memoria. Fumo particolarmente a rischio, dato che il cadmio si accumula nelle foglie di tabacco, rendendo il fumo una delle principali vie di esposizione al metallo.
Come prevenire l’esposizione al cadmio
Per prevenire i danni causati dal cadmio, è fondamentale evitare il fumo di sigaretta e tabacco, inclusi i dispositivi elettronici. Inoltre, mantenere una dieta sana ricca di alimenti freschi e di zinco, un antagonista naturale del cadmio, può ridurre l’assorbimento del metallo. L’integrazione con vitamine e antiossidanti può contribuire a limitare i danni provocati dall’esposizione al cadmio.
Limiti di esposizione al cadmio negli alimenti
L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha stabilito che la dose settimanale di cadmio negli alimenti non deve superare i 2,5 microgrammi per chilogrammo di peso corporeo. Tuttavia, gruppi particolari come fumatori, bambini e persone che vivono in aree altamente inquinate possono essere esposti a livelli più alti di questo metallo.
Fonti di esposizione alimentare al cadmio
Le principali fonti di cadmio per i non fumatori sono alimenti come cereali, legumi, patate e verdure. Anche pesce, alghe, cioccolato e integratori alimentari possono contenere livelli significativi, sebbene siano consumati in quantità minori rispetto agli alimenti di base.