Modica – Ancora un segnale, a Modica, di un processo di spopolamento del centro storico con la notizia che un locale simbolo come il Caffè dell’Arte abbandona il suo sito storico sul corso per trasferirsi alla Sorda. Pur senza citare la fattispecie di questo episodio, tuttavia l’esponente modicano di Sinistra Italiana Vito D’Antona interviene con le proprie considerazioni e alcune proposte.
“Continua inesorabilmente il processo di spopolamento del centro storico di Modica. Questa tendenza ha dapprima interessato Modica Alta e adesso sta caratterizzando anche Modica Bassa.
Aumentano giorno dopo giorno i locali vuoti che nelle vie principali di Modica Bassa hanno ospitato per anni attività commerciali, mentre nelle strade retrostanti sempre più case di abitazione si svuotano. Inoltre, la scelta di trasferire uffici comunali dal centro alla Sorda, ha contribuito negativamente alla vitalità dell’intero quartiere, facendo venire meno nel centro una parte di utenza. Già in passato avevamo definito il problema una emergenza alla quale reagire, superando a tutti i livelli, una sorta di rassegnazione.
Ribadiamo ancora una volta non più rinviabile che un’azione volta ad invertire la tendenza all’abbandono e a rivitalizzare i centri storici di Modica Bassa e di Modica Alta deve costituire un obiettivo strategico prioritario dell’amministrazione comunale in un percorso inclusivo, nel quale si impostino iniziative a breve e a lungo termine.
Sul piano urbanistico occorre al più presto dotarsi di un piano particolareggiato, con il quale vengano individuate e realizzate con adeguati finanziamenti le necessarie infrastrutture al servizio degli abitanti e degli operatori economici, quali strade, piazzette, parcheggi e quanto necessario a migliorare la qualità della vita. Nell’immediato occorre una griglia di incentivi, quali contributi sostanziosi e finanziamenti a tasso agevolato, mediante convenzioni con banche, oltre a sgravi fiscali per un lungo periodo di tempo in favore di cittadini che vogliono fissare la residenza nel centro storico e di operatori economici che vi intendono stabilire la propria attività”. (da.di.)