Modica – Un grande afflusso di partecipanti, provenienti da tutta la Sicilia, ha caratterizzato l’incontro della direzione regionale e provinciale di Ragusa della Democrazia Cristiana, tenutosi ieri all’Hotel Torre del Sud di Modica. Tra i presenti, spiccavano figure di rilievo come il segretario nazionale della DC Totò Cuffaro, il segretario regionale Stefano Cirillo, il vicesegretario vicario e presidente della I Commissione Affari istituzionali all’Ars Ignazio Abbate, il capogruppo della DC a Sala d’Ercole Carmelo Pace, il deputato regionale Salvo Giuffrida, l’assessore regionale agli Enti Locali Andrea Messina, l’onorevole Francesca Donato e non solo. Presenti anche i rappresentanti provinciali della DC di Ragusa con in testa il segretario provinciale del Partito, Anna Maria Aiello, che ha introdotto i lavori dell’incontro e molti rappresentanti istituzionali di varie città limitrofe e di altre città della Sicilia. L’incontro è stato l’occasione per fare il punto su quanto realizzato finora all’Ars e per discutere i progetti futuri del Partito volti al benessere della Sicilia e dei suoi cittadini.
Prima dell’avvio dell’incontro abbiamo sentito il segretario nazionale della DC, Toto Cuffaro, su ciò a cui sta lavorando il partito, sulla situazione all’Ars e sui progetti da portare avanti in Sicilia per il bene dei siciliani e non solo.
Il segretario nazionale Totò Cuffaro ha sottolineato l’importanza di creare una coalizione di moderati che rappresenti il centro della politica italiana. “Stiamo lavorando insieme ad altri partiti – ha detto Cuffaro -che seguono gli stessi valori condivisi dal nostro partito per poter fare un rassemblamento dei moderati che al di là del nome che possa prendere voglia tornare a rappresentare il centro dell’area moderata politica del nostro paese”.
Ha espresso la volontà di mantenere una collaborazione leale con il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, evidenziando l’intenzione di rivedere alcune deleghe assessoriali, in particolare quella all’agricoltura, per migliorare l’efficacia delle politiche regionali. “Noi abbiamo un grande rapporto di lealtà con il presidente Schifani, – ha spiegato Cuffaro – una lealtà reciproca, e non escludo che ci sarà un momento in cui chiederemo quanto meno una rivisitazione della qualità delle deleghe assessoriali come ad esempio quello dell’agricoltura mentre sul numero degli assessorati bisognerà trovare un ragionamento perché non sono cambiati i numeri dal momento in cui ci sono stati le elezioni dal punto di vista dei deputati e quindi con molta umiltà e molta modestia ragioneremo insieme a loro per trovare una soluzione”.
Il segretario nazionale ha poi evidenziato quali sono le tre cose più importanti a cui sta lavorando il partito in Sicilia. “Ci sono tre cose che bisogna fare subito – ha detto Cuffaro – le province perché sono un punto strategico della nostra campagna elettorale e non ci accontentiamo delle province di secondo livello, bisogna fare la legge per andare a votare. Poi bisogna fare i termovalorizzatori perchè non è più sostenibile una raccolta di rifiuti che non siano i termovalorizzatori perchè noi purtroppo stiamo spendendo tanti soldi e stiamo mandando i rifiuti della Sicilia nei termovalizzatori del nord. Infine c’è l’emergenza delle emergenze che è quella idrica. In Sicilia sta cambiando il clima e io credo che la soluzione è la costruzione di un dissalatore. Non serve fare due o tre dissalatori ma fare un dissalatore che consente alla Sicilia di essere sempre pronta a qualsiasi emergenza nella produzione dell’acqua e non solo potabile. Una volta i dissalatori servivano per l’acqua potabile ma aveva un costo energetico elevatissimo ma oggi il costo energetico è ampiamente ridotto perché l’energia si produce con il fotovoltaico e da qui a qualche giorno si produce anche con l’idrogeno. Noi abbattiamo i costi energetici e i dissalatori possono produrre acqua che possa essere utilizzata anche per uso irriguo. Questa è la realtà e tutto questo credo che abbia bisogno di un impegno comune di tutta la coalizione perchè possa essere fatto al più presto, costi quel che costi”.
Cuffaro ha inoltre espresso la sua opinione sulla gestione dell’aeroporto di Comiso, proponendo una privatizzazione dell’infrastruttura. Secondo il segretario, per sfruttare appieno il potenziale dell’aeroporto, sia per passeggeri che per merci, sarebbe necessario affidarne la gestione a un grande operatore internazionale, garantendo così una maggiore competitività e sviluppo economico per la zona.
“Io sull’aeroporto di Comiso – ha detto Cuffaro – ho una mia idea ovvero io credo che l’aeroporto di Comiso se si tiene a supporto di quello di Catania non è un aeroporto che potrà avere mai le soddisfazioni che merita. Penso che l’aeroporto di Comiso debba avere una sua autonomia, penso che non deve essere gestito dal pubblico perché gli aeroporti devono essere privatizzati, penso che bisogna fare una gara internazionale perché una grande struttura che gestisce i rapporti possa venire a gestire l’aeroporto di Comiso nell’interesse complessivo sia di passeggeri che di merci perché Comiso ha la possibilità di poter diventare un riferimento importante sia per i passeggeri sia per le merci e si trova in un contesto dove le merci devono fare chilometri per arrivare altrove quanto invece potrebbe farlo qua. Va fatta una gestione in autonomia e va affidata a un privato importante che abbia i soldi e la capacità di far decollare l’aeroporto”.
Il deputato regionale Ignazio Abbate, ex sindaco di Modica, ha aperto l’incontro ringraziando i numerosi partecipanti e sottolineando l’importanza del ruolo del partito nel processo di riforma degli enti locali, delle Province e della polizia municipale. Abbate ha illustrato progetti già avviati, come il finanziamento per la ricerca di risorse idriche in favore di quattromila aziende siciliane, e ha annunciato l’intenzione di richiedere ulteriori fondi per soddisfare la crescente domanda.
“Grazie a tutti – ha detto il deputato Abbate – grazie al cuore pulsante del nostro partito presente oggi in questa sala gremita di persone, amici e non solo. Il direttivo non è soltanto un momento per vederci ma è un momento per ritrovarci. Sono felice di vedere moltissime rappresentanze di istituzioni e soprattutto di vedere persone che arrivano da Messina, Catania, Alcamo, Palermo e da altri città siciliane. Noi non siamo il primo partito e non siamo neanche quelli del 6% ma siamo quelli che stanno lavorando per la riforma degli enti locali, per quella delle Province e per quella della polizia municipale. Insieme a Carmelo Pace, stiamo portando avanti diversi progetti in supporto alle imprese come ad esempio quello del finanziamento della ricerca degli approvvigionamenti idrici che ha avuto un riscontro importante con quattromila aziende che hanno già aderito e che avranno la possibilità di cercare l’acqua con trivelle nelle proprie aziende. Proprio per le tante richieste pervenute in poco tempo chiederemo altri 50 milioni da inserire nel bilancio regionale e supportare altre aziende che vorranno aderire”. Tante le cose fatte e tanti i progetti dettagliati dall’ex sindaco di Modica e oggi deputato regionale all’Ars, Ignazio Abbate, durante l’incontro del direttivo così come è stato per gli altri rappresentanti del Partito intervenuti nel lungo pomeriggio modicano tutto “democristiano”.
L’incontro di Modica ha dimostrato il forte impegno della Democrazia Cristiana nel promuovere progetti concreti per il futuro della Sicilia. La partecipazione massiccia e il coinvolgimento delle istituzioni locali hanno ribadito l’importanza del partito nel panorama politico regionale, con l’obiettivo di contribuire attivamente allo sviluppo economico, sociale e ambientale dell’isola.