Ragusa – Il 31 ottobre si conclude l’attuale gestione del servizio di igiene ambientale e il Comune di Ragusa invece di trovarsi con un nuovo gestore si prepara ad una proroga non essendo pronta la nuova gara. Secondo una delibera di ARERA dell’estate 2023, l’autorità indipendente di regolamentazione del settore rifiuti, il Comune avrebbe dovuto iniziare la procedura di gara non più tardi di un anno dalla scadenza dell’attuale affidamento. a non l’ha fatto. Ha affidato la progettazione a CONAI con la motivazione che era gratuita ma, per quel poco che si è potuto vedere (visto che l’assessorato all’ambiente ha presentato ai portatori di interesse solo una sintesi del progetto con tanti omissis e senza il quadro economico), il piano industriale ha una qualità inferiore a quello attuale ma soprattutto non presenta quelle caratteristiche di dettaglio necessarie per Ragusa.
Come novità prevede invece la raccolta della neve (!!), così come a Noto altro Comune che ha utilizzato lo stesso progettista. Alla richiesta di esaminare il progetto nella sua completezza per poter dare un contributo, ci è stato risposto negativamente con la motivazione che ciò “poteva creare turbativa d’asta” (sic). Non si riesce a capire perché si voglia mantenere segreto il piano industriale. La prima risposta che ci viene di dare è che si voglia nascondere qualcosa. Un segreto che però non ha motivo di essere, visto che il Dipartimento Acqua e Rifiuti della regione Sicilia con la nota del 5/9/2024 ha disposto che le gare per i Comuni in scadenza debba farle la SRR. Questo obbligo è confermato anche dall’ultima versione del piano regionale rifiuti pubblicato sul sito della regione Sicilia il 30 settembre 2024. Anche in Sicilia, quindi, va rispettato il testo unico sull’ambiente 152/06. Le regioni, anche quelle a statuto speciale, in base alla sentenza 215/2018 della Corte Costituzionale devono mantenere la propria legislazione negli ambiti dei vincoli posti dal codice il quale all’art. 200 prevede che la gestione dei rifiuti urbani è organizzata sulla base di ambiti territoriali ottimali (ATO) che in Sicilia prendono il nome di SRR.
Finalmente la Regione Sicilia lo riconosce, anche se con ritardo, con la nota del DAR del 5/9/2024 e attraverso il nuovo piano regionale rifiuti. Dopo aver gestito in maniera dilettantistica la nuova gara sui rifiuti, all’assessore all’ambiente non resta che trasferire, prima di rilasciare la proroga all’attuale servizio, alla SRR il compito di individuare il nuovo gestore del servizio di igiene ambientale.