Ragusa – Il coordinamento cittadino di Fratelli d’Italia manifesta le proprie preoccupazioni sulla tenuta dei livelli occupazionali a proposito del piano industriale reso noto dall’Eni e che, a fronte della definizione di un piano di trasformazione, decarbonizzazione e rilancio di Versalis, contempla la cessazione dell’impianto del polietilene a Ragusa. “Il grido d’allarme che raccogliamo dai 120 dipendenti del diretto, per non parlare del numero imprecisato di operatori interessati nell’indotto, ma che si aggirano di certo a oltre un migliaio di unità se pensiamo a tutta la filiera interessata – afferma il coordinatore cittadino di FdI, Luca Poidomani – ci spinge a invocare una forte presa di posizione da parte del territorio affinché tutti assieme, rappresentanti delle istituzioni, della politica e della società civile, si riesca ad avviare un percorso di confronto con i vertici dell’Eni per capire quale sarà il destino riservato all’area iblea e, in particolare, alla nostra città.
Come ha più volte detto la nostra leader presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, anche in occasione della seduta del 15 ottobre scorso al Senato, inseguire la decarbonizzazione al prezzo della deindustrializzazione è semplicemente un suicidio. Ovviamente, speriamo che non sia così. Da parte nostra, siamo già pronti a svolgere appieno il nostro ruolo e ci siamo attivati con i nostri deputati nazionali e regionali affinché intervengano al fine di scongiurare gli effetti nefasti di questa chiusura che, pur a fronte di un’azione improntata all’attività di decarbonizzazione, rischia di mettere a repentaglio centinaia di posti di lavoro. E in un momento così delicato non ce lo possiamo permettere. Ecco perché riteniamo che questa sia una battaglia senza colori di partito, ma solo ed esclusivamente per il territorio. Bisogna stringersi tutti attorno ai dipendenti di Versalis e cercare di capire in che modo è possibile tutelare il loro futuro”.