Comiso – Nei giorni scorsi, a Pedalino, è stato inaugurato il cimitero. “Benché non sia stato presente per ragioni familiari – chiarisce il consigliere comunale di Coraggio Comiso, Salvo Liuzzo – non posso che essere sinceramente contento per questo risultato che la frazione attendeva da molti anni. Potrei approfittare di questo ragionamento per esprimere qualche dubbio riguardante l’iter burocratico, insolitamente veloce nonostante la burocrazia. Potrei rimarcare che se non fosse stato interrotto l’iter che consentiva la costruzione del cimitero, a lavori già appaltati, i pedalinensi avrebbero avuto il cimitero da almeno cinque anni e senza il rischio di un esoso risarcimento nel caso in cui il Tar dovesse dare ragione alla ditta che si era aggiudicata la gara d’appalto. Ma non lo faccio perché non vorrei sembrare il cosiddetto “nemico ra cuntintizza”, che punta a screditare per rancore o frustrazione. Godiamoci questo momento, importante soprattutto per la comunità di Pedalino”.
“Tuttavia – prosegue Liuzzo, facendo partecipe la collettività comisana del proprio ragionamento – a opera ultimata, mi corre l’obbligo di fare qualche osservazione sul futuro del cimitero. Allo stato attuale, il personale che opera presso il cimitero di Comiso è numericamente insufficiente. Prova ne è che proprio a Comiso, caso più unico che raro, da qualche anno non è possibile celebrare i funerali durante le ore pomeridiane. Una soluzione in realtà ci sarebbe: alcuni servizi cimiteriali sono stati affidati a privati (durante la precedente legislatura). Si potrebbe agire allo stesso modo per Pedalino. Ma l’amministrazione comunale verrebbe meno, come è già in parte avvenuto, ad un mantra risalente alla campagna elettorale 2013: i servizi cimiteriali e, più in generale i servizi pubblici, devono essere gestiti dal Comune.
Probabilmente, questo modo di narrare le cose incise sull’esito di quelle amministrative. Ma tutti sanno che, per fare un esempio, il servizio di clorazione dell’acqua è stato affidato a privati. Lo stesso vale per la gestione e manutenzione delle pompe utilizzate per effettuare l’emungimento delle acque. Lo stesso è avvenuto al cimitero: sulla carta i privati non dovevano mettere piede. In realtà, i servizi più rilevanti sono stati affidati a privati. Ecco, quindi, il busillis da risolvere. Il cimitero di Pedalino, oltre ad essere inaugurato, deve essere gestito, custodito, tenuto in sicurezza. Le salme dei cari defunti vanno seppellite, talvolta traslate, se i pedalinensi decideranno di portare nel nuovo cimitero i parenti al momento seppelliti nel cimitero di Comiso. Spero che a questo quesito sia data una risposta, e non il solito, senza voler essere macabro, silenzio di tomba”.