Ragusa – Il Dipartimento Acque e Rifiuti della Regione Sicilia, in riferimento alle procedure per l’individuazione del gestore dei servizi di spazzamento, lavaggio, raccolta e trasporto dei rifiuti con la nota del 5/9/2024, ha fatto presente alla SRR di Ragusa che, alla scadenza dei diversi affidamenti, il gestore dovrà essere individuato dalla S.R.R. competente con le procedure previste dalla legge regionale n. 9/2010 e dal d.lgs. 152/2006. Ciò in coerenza con l’aggiornamento del Piano Regionale Rifiuti , che in merito alle competenze dei vari Enti, assegna definitivamente alle S.R.R. –- osserva Giorgio Cavallo presidente del circolo Melograno di Modica – le funzioni collegate all’espletamento delle procedure per l’individuazione del gestore del servizio integrato di gestione dei rifiuti, e ai comuni la disciplina della gestione dei rifiuti urbani con appositi regolamenti, la stipula del contratto di appalto, il controllo del pieno adempimento dell’esecuzione del contratto di servizio nel territorio comunale e il pagamento del corrispettivo per l’espletamento del servizio.
I comuni invece appellandosi alla legge regionale 3/2013, chiaramente incostituzionale come si riscontra in ben tre sentenze della Suprema Corte, cercano di resistere e pretendono di continuare a gestire direttamente gli appalti rifiuti, ma si sono dimostrati inadeguati. E’ il caso di Ragusa che avrebbe dovuto iniziare le procedure di gara almeno un anno prima della scadenza dell’appalto come stabilito dalla delibera 385 di ARERA del 3/8/2023 – ribadisce Angelo Rinollo presidente del circolo Il carrubo di Ragusa – e invece l’ha fatto solo a due settimane dalla scadenza con la conseguenza di dover concedere la proroga all’attuale gestione. In più continua a nascondere il progetto prodotto da CONAI per il comune di Ragusa. Situazione simile a Ispica e a Modica ormai in proroga da quasi un anno. Il primo con un progetto che presenta rilevanti errori tecnici – afferma Anna Alì presidente del circolo Sikelion di Ispica – il secondo che avendo disdetto il contratto con il progettista con motivazioni pretestuose si trova ora senza progetto e documenti di gara.
Per tutti questi motivi e per tutelare i cittadini che hanno diritto ad una TARI più bassa e a un servizio migliore, Legambiente ha chiesto con una lettera alla S.R.R. ATO 7 di Ragusa, che per conoscenza è stata inviata anche al Dipartimento Acque e Rifiuti della Regione Sicilia e al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, di adeguarsi alla normativa nazionale e regionale provvedendo ad indire nel più breve tempo possibile le procedure di gara per l’individuazione del nuovo gestore del servizio integrato di gestione dei rifiuti per i tre comuni in proroga : Ragusa, Modica e Ispica. Lettera. Nel contempo che si organizzi per gestire le gare dei comuni che andranno in scadenza dal prossimo anno in un’ottica di ambito territoriale ottimale, non più per singolo comune ma per gruppi di comuni, operando in economia di scala al fine di ridurre i costi della TARI agli utenti e promuovere la sostenibilità a lungo termine.