Ragusa – “Il primo passo per risolvere un problema è ammettere le proprie mancanze. Le foto, d’altronde, sono inequivocabili. Questa era la situazione randagismo in zona artigianale un anno fa”. E’ quanto scrive in un post pubblicato su facebook il sindaco di Ragusa, Peppe Cassì. “Un problema di decoro, di sicurezza per le persone e per gli animali (in alcuni casi, bisogna dirlo, fin troppo ben pasciuti, come dimostra una foto).
Gli interventi di questi mesi hanno portato però a una significativa riduzione degli animali randagi, passando da un branco di circa quaranta unità a pochi esemplari.
Gli animali prelevati sono stati trasferiti al rifugio sanitario, dove ricevono le necessarie cure veterinarie e vengono sottoposti a sterilizzazione. Successivamente, nei casi in cui è possibile e in collaborazione con l’ASP, vengono trasferiti in aree periferiche della città come prescrive la legge, evitando però la formazione di branchi. Questa operazione è infatti supportata da un Tutor dedicato, che monitora attentamente il benessere degli animali nel tempo.
Un processo che ha visto il nostro Assesorato alla Tutela animali rapportarsi continuamente con chi vive e lavora in zona artigianale.
Ma il tema del randagismo e della corretta tutela degli animali – continua il sindaco di Ragusa, Peppe Cassì – non riguarda solo una zona o un Comune, per questo prosegue la proficua sinergia con le associazioni animaliste ed è stato aperto un tavolo congiunto con i Comuni Iblei, che ha trovato ampia condivisione.
Interventi in merito ai cani di masseria, campagne di sensibilizzazione all’adozione, costruzione di un nuovo Rifugio sanitario, che potrebbe servire diversi Comuni del comprensorio, e sterilizzazioni per cani e gatti sono stati i temi al centro dell’ultimo incontro. Ne seguiranno altri”.