Modica – Sliding Doors è il titolo di un famoso film americano degli anni 90 in cui la protagonista arriva in ritardo alla chiusura delle porte di una metropolitana . Quell’episodio all’apparenza insignificante cambia il corso della sua vita. A seguito del suo successo, l’espressione “sliding doors” è entrata nel vocabolario comune proprio per in dicare un episodio che può indirizzare la vita o più semplicemente un avvenimento. Una espressione che calza appieno con quanto visto al Geodetico. Primo set, padrone di casa avanti, a sorpresa ma meritatamente, 22-20 e battuta in mano. Un problema tecnico al display del segnapunti costringe gli arbitri ad interrompere il match. Passano 10 lunghissimi minuti, un’eternità nella pallavolo.
Guasto riparato, si torna a giocare ma qualcosa è cambiato. Come se il fuoco che le biancorosse avevano avuto per tutto il set si fosse spento. Fasano, fino ad allora mai in vantaggio, piazza il parziale di 5-1e vince il set. Da allora giù il sipario, per la Pvt la capolista diventa un ostacolo insormontabile. Eppure il match era cominciato come meglio non si poteva. Una Poles in giornata guida le sue al 10-6 che diventa 17-11 sotto la regia perfetta di Michela Brioli che si toglie anche qualche sfizio personale mettendo a segno un punto spettacolare con un tocco di seconda impossibile anche solo da immaginare. Il Fasano dei grandi nomi sembra soffrire l’effetto geodetico, dove sono cadute tutte le squadre da oltre due anni a questa parte. Nonostante le differenze fisiche e tecniche siano evidenti, la PVT sopperisce con il cuore e la grinta. Si arriva così allo sliding doors di cui sopra. Un’ottima Lucescul che sta mettendo in crisi la ricezione pugliese con le sue battute si vede stoppata dal problema tecnico.
Da lì in poi assistiamo ad un’altra partita. A dir la verità, sprazzi di buona PVT si vedono anche in principio di secondo set. Palazzi è on fire e risponde punto su punto agli attacchi avversari. Fino al 14-14 si ha l’illusione che il miracolo sia ancora possibile. Dopo si spegne la luce. Fasano cresce tantissimo, Botarelli decide di martellare pesantemente, l’ex Vittorio non ne fa cadere una che sia una e il muro fasanese diventa più severo di quello di Berlino. Non si passa più. Un parzialone di 11-1 grazie alla battuta di Marta Campana spegne qualsiasi sogno di gloria. Un monologo lungo che continua anche nel terzo set. Un parziale sul quale c’è poco da dire. Vince Fasano 25-13, punteggio largo anche al di là delle reali differenze che ci sono tra due squadre costruite per fare due campionati diversi. Cade dopo oltre due anni l’imbattibilità interna di Modica. Addirittura l’ultima volta che la PVT aveva perso al Geodetico la maggior parte di noi non aveva ancora indossato una mascherina sanitaria ed il vaccino lo aveva fatto solo da piccolo perché obbligato dai genitori. Si dice che tutto abbia un inizio e una fine. Se quest’ultima è arrivata solo al cospetto di una corazzata si può anche accettare serenamente e senza drammi.
Pvt Modica – Il Podio Fasano 0-3 (23/25,15/25, 13/25)
MODICA: Gitti C 1, Gasparroni 7, Poles 8, Palazzi 8, Carnazzo 1, Brioli 1, Lo Iacono , Lucescul 4, Ferrari, Sansò 3, Giombini NE, Ferrantello LIB. All. Relato
FASANO Maiorano 3, Mearini 3, Albano 7, Negro 2, Campana 3, Botarelli 14, Martilotti 8, Soleti 1, De Dominicis, Di Coste, Vinciguerra, Vittorio Lib. All: Totero
Arbitri: Grasso – Pagliotta (ROMA)