Ragusa – Giovedì 28 novembre 2024 (alle ore 17.00), al Centro studi “Feliciano Rossitto” (Via Ettore Majorana, 5 – Ragusa), si terrà un incontro per discutere su una cocente tematica “Quale futuro per la scuola italiana. La riforma a cominciare da un nuovo curricolo?”. Dopo i saluti di Giorgio Chessari (presidente del Centro Studi Rossitto) seguiranno gli interventi di: Giovanna Criscione (già Ispettrice tecnica MIUR, vicepresidente “Piazza Futura”); Franco Lorenzoni (insegnante, scrittore, componente “Comitato Scientifico Nazionale per le Indicazioni per il Curricolo 2012”); Valentina Chinnici (docente, presidente nazionale Centro Iniziativa Democratica Insegnanti e parlamentare regionale). Modera la serata: Vito Piruzza (giornalista). L’iniziativa è resa possibile grazie alla collaborazione del Centro Rossitto con “Piazza futura”.
Da tempo la scuola italiana ha superato a livello normativo il concetto di programma e ha scelto di adeguarsi alla logica del curricolo che dovrebbe essere più adeguata alle esigenze della società contemporanea per almeno tre motivi: consentirebbe di mettere al centro del processo di apprendimento (e non più di insegnamento) i bisogni e le risorse delle persone; permetterebbe di lavorare sulle competenze trasversali necessarie a fronteggiare i continui cambiamenti socio culturali; sposterebbe l’attenzione dall’acquisizione del titolo alla verifica e certificazione delle competenze acquisite.
Il curricolo si rivelerebbe, dunque, come uno strumento di organizzazione dell’apprendimento all’interno della scuola, basato sulle Indicazioni Nazionali. Esso, rappresentando il piano di studi proprio di ogni scuola, indicando le attività fondamentali e le discipline, diventerebbe espressione della libertà di insegnamento, riflettendo le scelte della comunità professionale docente e l’identità dell’istituto scolastico. Non poche, dunque, le poliedriche tematiche che saranno trattate nel corso della serata che si preannuncia molto interessante per i molteplici spunti di natura didattica, politica e, non ultima, sociale.