Le origini Pagane dell’Albero di Natale. L’abete, simbolo di vita eterna per la sua caratteristica di essere sempreverde, era venerato già dai Druidi, i sacerdoti celtici, che lo celebravano in rituali e cerimonie come emblema di vitalità. Anche i Romani, durante le Calende di gennaio (il primo giorno del mese), si scambiavano rametti di piante sempreverdi come segno di buon augurio per il nuovo anno.
Il Primo Albero di Natale in Germania
Il primo albero di Natale, simile a quello moderno, appare in Germania nel 1611 grazie alla Duchessa di Brieg. La leggenda narra che la duchessa, desiderosa di decorare il suo castello per le festività, si accorse di un angolo vuoto in una sala e ordinò che un abete del giardino fosse trapiantato in un vaso e portato all’interno. Questo segnò l’inizio di una tradizione che si sarebbe diffusa rapidamente.
L’albero di Natale in Francia
In Francia, la tradizione dell’albero di Natale arrivò solo nel 1840, quando la duchessa d’Orleans addobbò il primo albero. Per molto tempo, i cattolici considerarono l’utilizzo della decorazione degli alberi come una pratica protestante, poiché associati alla Riforma di Martin Lutero (1483-1546). Inizialmente accolto con diffidenza, l’albero di Natale iniziò gradualmente a guadagnare popolarità anche nei paesi cattolici.
Alberi decorati in Estonia e la ricerca dell’anima gemella
La tradizione dell’albero di Natale si era già diffusa in Estonia molto prima del XVII secolo. A Tallinn, nel 1441, un grande abete fu eretto nella piazza del municipio. Attorno a esso si organizzavano balli dedicati a uomini e donne non sposati, che speravano di trovare l’anima gemella sotto i rami del simbolico albero.
L’albero di Natale è molto più di una semplice decorazione: è un simbolo di speranza, vita e tradizione, che ha attraversato secoli e cultura. Dalla Germania alla Francia, dall’Estonia all’Italia, il suo fascino continua a unire le persone in uno spirito di festa e rinnovamento.