Ragusa – Nella Giornata Internazionale contro la violenza di genere, la Polizia di Stato è stata presente con propri qualificati rappresentanti alle iniziative che si sono svolte in tutta la provincia finalizzate alla trattazione della tematica della violenza di genere e all’attività di prevenzione promossa dalla Polizia di Stato attraverso la campagna permanente “Questo non è amore”.
Tra i numerosi appuntamenti della giornata, significativa è stata la presenza del personale della Questura di Ragusa anche presso il centro commerciale “Ibleo”, a testimonianza del fatto che le donne e gli uomini della Polizia di Stato sono al servizio dei cittadini e rappresentano un punto di riferimento anche per le vittime di violenza.
I Poliziotti dunque “tra la gente”, per la divulgazione della Campagna permanente della Polizia di Stato attraverso l’opuscolo “Questo non è Amore” predisposto dalla Direzione Centrale Anticrimine e contenente spunti informativi sull’attività di repressione dei reati in materia di codice rosso, quali maltrattamenti, stalking, revenge porn violenza domestica, nonché suggerimenti e consigli utili per la prevenzione e la protezione delle vittime di tali comportamenti.
In tale ambito è importante l’attività promossa dalla Polizia di Stato, il cui obbiettivo è non soltanto perseguire il colpevole ma prima di tutto tutelare con tempestività, le persone offese da tale reato.
Nella stessa giornata i poliziotti hanno incontrato gli alunni dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Enrico Fermi” di Ragusa, della scuola per Mestieri Euroform di Modica, dell’Istituto d’istruzione superiore “Giorgio La Pira” di Pozzallo, nonché gli studenti dell’Istituto Comprensivo Carlo Amore – Piano Gesu’ di Modica, manifestando concretamente la vicinanza degli uomini e delle donne della Polizia di Stato anche nelle attività di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne.
Inoltre, per tutta la giornata del 25 novembre lo stabile della Questura di Ragusa è stato illuminato dal fascio di luce arancione, colore scelto come simbolo di un futuro senza violenza basata sul genere, su proposta dell’Associazione “Soroptimist International Italia” in adesione all’iniziativa “Orange the world” promossa da “UN Women” ente delle Nazioni Unite per l’uguaglianza di genere.