Questa mattina la Polizia di Stato di Caltanissetta ha eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Caltanissetta, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di Polizzi Angelo, 64enne, gravemente indiziato del reato di omicidio aggravato, commesso nei confronti del fratello Polizzi Ignazio, aggravato dal rapporto di coabitazione e dal vincolo di parentela con la vittima. Il corpo senza vita di Ignazio Polizzi era stato rinvenuto la mattina del 21 novembre scorso all’interno della sua abitazione di Via Lunetta, riverso a terra, con abbondante fuoriuscita di sangue e materia cerebrale.
Nell’appartamento, dove il defunto viveva unitamente al fratello Polizzi Angelo e ad altri familiari, gli agenti della Polizia di Stato avevano trovato un secchio di acqua misto a sangue, con all’interno una spugna, che erano stati utilizzati per pulire una parte del pavimento. Le indagini condotte dalla Squadra Mobile, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Caltanissetta, hanno permesso di delineare un grave quadro indiziario a carico di Angelo Polizzi, quale autore dell’omicidio del fratello Ignazio. L’indagato presentava, infatti, graffi ed escoriazioni sul volto e sul torace che sembravano riconducibili a una precedente colluttazione e che venivano notati dagli investigatori della Polizia di Stato intervenuti sulla scena. Anche le versioni fornite da Polizzi Angelo agli inquirenti nell’immediatezza dell’accaduto sono state ritenute non attendibili.
L’uomo aveva infatti sostenuto che il fratello fosse caduto a terra improvvisamente e avesse iniziato a battersi violentemente la testa a terra fino a togliersi la vita, nonostante i suoi tentativi di bloccarlo. Polizzi Angelo aveva, tuttavia, ammesso di aver avuto la stessa mattina un alterco con Ignazio e che i rapporti con quest’ultimo fossero caratterizzati da frequenti litigi e incomprensioni. Nella ricostruzione della dinamica dell’evento, decisive si sono rivelate alcune testimonianze, che hanno confermato la frequente litigiosità tra i due fratelli e fornito ulteriori dettagli che hanno permesso di ricostruire quanto accaduto nelle prime ore del mattino all’interno dell’abitazione di Via Lunetta. Dalla ricostruzione dei fatti sulla base dei gravi indizi acquisiti emergerebbe che tra i due congiunti sarebbe scoppiata l’ennesima lite, protrattasi per diversi minuti, al culmine della quale l’indagato avrebbe aggredito il fratello Ignazio, ponendosi al di sopra della vittima afferrandone la testa e sbattendola ripetutamente a terra fino a causarne la morte. Sul pavimento erano, infatti, presenti macchie di sangue a una considerevole distanza dal corpo che facevano propendere per un’azione violenta.
L’indagato avrebbe inoltre provato a occultare l’omicidio, eliminando il sangue dal pavimento, e avrebbe chiamato i soccorsi solo successivamente. Le risultanze investigative sono state suffragate dagli accertamenti esperiti dai consulenti medici nominati dalla Procura della Repubblica in sede di esame autoptico, i quali hanno confermato la compatibilità del decesso di Polizzi Ignazio con un quadro politraumatico da aggressione. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato condotto al carcere di Caltanissetta a disposizione dell’Autorità giudiziaria.