Comiso – Nonostante il voto contrario delle opposizioni, la maggioranza in Consiglio comunale approva la proposta della Giunta Schembari di mantenere altissima la tassa sui rifiuti. Un’altra mazzata per i cittadini e un fallimento per il sindaco e la sua amministrazione, spiegano dal gruppo consiliare del Pd. Altro che riduzione delle tasse e miglioramento dei servizi, giovedì scorso in Consiglio comunale si è consumato un altro scivolone dell’Amministrazione Schembari che ha approvato, con il voto contrario delle opposizioni, il mantenimento della tassa sui rifiuti, perpetuando di fatto la tassazione più alta della provincia.
Dopo l’inasprimento degli scorsi anni legato al costo del servizio idrico, il mantenimento dell’Imu con l’aliquota enorme di 10,6 (la più alta possibile), continua la mazzata sulla Tari. L’Amministrazione non riesce a gestire i costi dei servizi e li scarica sulle spalle dei cittadini tartassati. “Abbiamo assistito ancora una volta – hanno dichiarato il capogruppo del Pd al Consiglio comunale, Gigi Bellassai, e il segretario cittadino Gaetano Scollo, anch’egli consigliere comunale – a una seduta del Consiglio comunale surreale, nel quale davanti a un provvedimento così importante che aggrava ancora la pressione fiscale, il sindaco non ci mette la faccia e lascia l’assessore al Bilancio ad illustrare il provvedimento impopolare e in contrasto con le promesse e gli impegni elettorali di riduzione delle tasse che la Schembari aveva preso nella campagna elettorale. In Consiglio, abbiamo spiegato che da sei anni chiediamo di intervenire per gestire e contenere il costo del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, in progressiva crescita e già da anni non corrispondente al ruolo, con uno scarto di svariate centinaia di migliaia di euro.
Avevamo chiesto un contrasto reale all’elusione fiscale per ampliare la base imponibile e ridurre le tasse ai cittadini che pagano onestamente le tasse, ma niente, nessun intervento serio. In questi anni abbiamo posto l’attenzione sul fatto che con una raccolta differenziata al 70%, risultava esigua la cifra di circa 300mila euro (certificata nel Pef) proveniente dalla valorizzazione e dalla vendita dei materiali differenziati al Conai e che bisognava lavorare sul miglioramento della quantità e della qualità dei rifiuti differenziati per incrementare questo introito, ma nonostante la nostra battaglia l’Amministrazione non ha fatto nulla. Abbiamo suggerito e richiesto di attivare i trasponder nella raccolta porta a porta per ridurre le tasse dei cittadini più attenti e virtuosi nella differenziazione dei rifiuti, ma anche in questo caso abbiamo trovato orecchie sorde. Non hanno voluto ascoltare nemmeno le richieste di maggiori controlli per individuare i cittadini incivili che abbandonano i rifiuti nel territorio eludendo la tassazione e incrementando il costo del servizio per gli interventi di bonifica che grava sulle spalle dei comisani rispettosi delle regole, ma anche in questo caso l’Amministrazione non ha prodotto alcun risultato”.
“Oggi, con uno straordinario tempismo che vede la città piuttosto sporca – ancora Bellassai e Scollo – ci vengono a dire che non si poteva fare altro che mantenere le tasse in modo lineare e indiscriminato per tutte le categorie e tutti i cittadini. Si poteva e si doveva lavorare in questi anni per scongiurare questa situazione riducendo il ruolo di almeno 2 milioni di euro, ma ciò richiedeva, impegno, collegialità, sforzi di controllo e un serio lavoro amministrativo. Hanno preferito la scorciatoia semplicistica di mantenere le tasse per tentare di salvare i già difficili equilibri di bilancio”. Nel corso del consiglio, l’assessore Alfano, ammettendo che la situazione è critica, ha chiesto di avviare un percorso condiviso tra maggioranza e opposizione all’interno della terza commissione presieduta dal capogruppo Bellassai per trovare nuove vie di governance del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti che lo rendano più sostenibile. Il capogruppo Bellassai e tutta l’opposizione si sono dichiarati favorevoli a questo percorso che sarà avviato nelle prossime settimane. Intanto, però, per il 2025 le mega bollette continueranno ad arrivare.