Trapani – In occasione delle prossime festività natalizie, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Trapani ha organizzato l’evento “Natale Solidale”, spettacolo comico-musicale il cui ricavato è stato devoluto in beneficenza a enti e associazioni della provincia operanti a sostegno delle persone diversamente abili e bisognose.
Lo spettacolo è andato in scena nella serata di martedì 10 dicembre presso il Cine-Teatro Ariston di Trapani e ha riscosso un enorme successo, con il “tutto esaurito”.
Nel corso della serata si è esibita una formazione degli studenti delle classi di clarinetto del Conservatorio musicale di Trapani “Antonio Scontrino”, diretta dal Maestro Salvatore Schembari, che ha eseguito brani di Giacomo Puccini, Gioacchino Rossini e Gordon Young nonché, a chiusura, il Canto degli Italiani di Goffredo Mameli, meglio conosciuto come “Inno di Mameli”, che ha suscitato grande emozione tra il pubblico presente in sala.
Ad allietare la restante parte della serata il gruppo musicale trapanese “Kyo Theater”, che ha eseguito brani in chiave umoristica riguardanti temi sociali d’attualità.
Successivamente, un rappresentante degli artisti presenti in scena, travestito da Babbo Natale, ha elargito doni ai figli minori degli appartenenti al Corpo della Guardia di Finanza.
A fine spettacolo ha preso la parola il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Trapani, che ha ringraziato tutte le Autorità intervenute e il pubblico presente in sala per l’entusiasmo, l’affetto e la generosità dimostrati e ha consegnato ai locali rappresentanti dell’Associazione “Progetto per il Dopo di Noi”, dell’“Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti” e della Diocesi di Trapani, il ricavato della serata benefica.
La Guardia di Finanza di Trapani, da sempre in prima linea nelle iniziative di solidarietà, con questa serata benefica ha voluto promuovere, in occasione del 250° anniversario di fondazione del Corpo, la diffusione della cultura dell’inclusione e dell’accoglienza nei confronti delle persone con disabilità, secondo le più nobili tradizioni del Corpo, instancabile custode dei valori di solidarietà nei confronti dei più bisognosi.