Ragusa – Si sono conclusi ieri, domenica 15 dicembre, al santuario del Carmine, i tre giorni dedicati ai festeggiamenti di Santo Spiridione, il santo taumaturgo, vescovo di Trimithunte (Cipro), il cui culto, molto sentito nell’ordine carmelitano, può contare, da tempo, su una folta schiera di devoti anche a Ragusa. Le celebrazioni, che hanno raggiunto il culmine sabato con le messe nel giorno in cui è caduta la solennità liturgica, hanno visto, come ogni anno, la partecipazione di numerosissimi fedeli che, oltre all’accensione di ceri votivi, hanno usato offrire, in questa ricorrenza, anche l’olio, tradizionalmente legato ai miracoli che si attribuiscono all’intercessione di questo santo vescovo.
La comunità carmelitana, inoltre, ha vissuto un ulteriore giorno celebrativo anche, come detto, nella giornata di ieri in cui la chiesa è rimasta aperta sino alle 21,30 per consentire l’offerta del cero votivo. Le sante messe si sono tenute una la mattina e l’altra nel pomeriggio. “Tutto, però – sottolinea il priore del santuario, padre Gianni Iacono ocd – si è concentrato giorno 14 dicembre con una partecipazione straordinaria di fedeli che hanno visitato il santuario per accendere il cero votivo al santo taumaturgo. Inoltre, in tanti hanno consegnato l’olio d’oliva per le cosiddette “promissioni” e come ringraziamento per le grazie ricevute per sua intercessione. Una tradizione che ancora si tramanda e che è tenuta viva da tanti giovani memori di un appuntamento annuale che hanno vissuto con i nonni per il cosiddetto “viagghiu” a Santo Spiridione”.