Comiso – “Signore, per intercessione del nostro patrono San Biagio, benedici il mondo, dona salute ai corpi e conforto ai cuori”. Così il messaggio rivolto ai fedeli dal rettore della chiesa intitolata al patrono, il sacerdote Fabio Stracquadaini, in concomitanza con l’avvio delle celebrazioni per la solennità del santo martire. Infatti, San Biagio fu martire: versò il suo sangue in totale fedeltà a Cristo perché credette che “né morte né vita potranno mai separarci dall’amore di Dio in Gesù Cristo”. La sua testimonianza esercita sui fedeli, ancora oggi, un fascino speciale. Oggi, in particolare, è l’occasione dell’apertura delle celebrazioni dei riti programmati durante la festa liturgica che sarà svolta nella rettoria intitolata al patrono di Comiso lunedì 3 febbraio, quando, cioè, ci sarà la fase clou. Si comincia nella giornata odierna, dunque, con la celebrazione eucaristica delle 18,30. Anche domani, sabato 1° febbraio, la santa messa nella chiesa di San Biagio è fissata alle 18,30. E, in particolare, in questa circostanza, la celebrazione eucaristica sarà caratterizzata dalla partecipazione dei bambini e dei ragazzi del catechismo, scout e Acr.
Considerato il significato speciale della festa per la città di Comiso, il presidente provinciale Confcommercio Ragusa, Gianluca Manenti, e il presidente sezionale, Orazio Nannaro, si stanno occupando del sostegno della diffusione mediatica di un appuntamento che affonda le radici nella tradizione più vera e sincera del popolo casmeneo. San Biagio è venerato fin dall’antichità come uno dei 14 santi “ausiliatori”, il che significa che è stato tra i santi più venerati e popolari per ben oltre un millennio ed ancora oggi, non solo a Comiso, ma in tutta la Chiesa, la devozione verso San Biagio è ben diffusa e radicata.