Comiso – “Nostro Signore Gesù Cristo, per intercessione di San Biagio vescovo e martire, ti liberi da ogni male e dal male di gola nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen”. È stata questa la formula pronunciata più volte, lunedì scorso, in occasione della benedizione della gola alla fine di ogni celebrazione eucaristica per la festa liturgica di San Biagio, patrono della città di Comiso.
La rettoria è stata assiepata da numerosi fedeli che, con devozione, hanno omaggiato il simulacro del vescovo di Sebaste, fin dalla prima messa mattutina. Le celebrazioni eucaristiche sono poi proseguite nel corso della giornata. Quella delle 11 è stata presieduta dal vicario generale della diocesi, mons. Roberto Asta, ed ha visto la partecipazione di tutti i sacerdoti che svolgono il servizio pastorale nella cittadina casmenea.
Il rito della benedizione della gola viene effettuato appoggiando al collo del fedele due candele accese intrecciate tra di loro che ricordano il cavo orale. San Biagio, infatti, è protettore della gola.
L’ultima messa della giornata, poi, è stata quella presieduta dal rettore, il sacerdote Fabio Stracquadaini, parroco della parrocchia Santa Maria delle Stelle. Tutte le messe sono risultate alquanto partecipate, a testimonianza dell’affezione che i devoti e i fedeli comisani nutrono nei confronti del proprio patrono.
Un momento significativo quello della festa liturgica che è servito a rinnovare l’appuntamento alle celebrazioni esterne che si terranno poi durante il periodo estivo. “Abbiamo ancora una volta avuto modo di assistere alla grande attenzione con cui il popolo comisano – dicono il presidente provinciale Confcommercio Ragusa, Gianluca Manenti, e il presidente sezionale Confcommercio Comiso, Orazio Nannaro – seguono con la massima attenzione le fasi religiose che riguardano da vicino il patrono San Biagio.
E’ davvero una manifestazione speciale di attenzione che, come abbiamo già avuto modo di ribadire, affonda le radici nell’identità di un territorio che merita di essere valorizzato come, per l’appunto, abbiamo deciso di fare”.