Ragusa – “Questa mattina ho incontrato il sindaco e l’assessore alla Pubblica istruzione per affrontare con urgenza la questione delle funzioni delegate, ovvero i fondi che il Comune destina alla manutenzione ordinaria delle scuole”. Lo dice la consigliere comunale Rossana Caruso che interviene a seguito delle criticità emerse nell’ultimo consiglio d’istituto del plesso Quasimodo Ventre, tenutosi nella giornata di ieri, rispetto a cui tutte le famiglie dei quasi 1.800 studenti iscritti hanno ricevuto un messaggio che ha evidenziato una situazione tutt’altro che rassicurante”.
“Quel messaggio, ormai di dominio pubblico – spiega Caruso – ha messo in luce in modo chiaro e inequivocabile l’insufficienza dei fondi destinati alla manutenzione scolastica e le difficoltà che gli istituti stessi sono costretti ad affrontare. Un problema che non riguarda solo la Quasimodo-Ventre, ma che interessa da vicino tutti gli istituti scolastici presenti sul territorio ragusano”.
“Ecco perché – continua Caruso, spiegando che è intervenuta oltre che per il suo ruolo istituzionale anche come mamma – dopo aver letto quel messaggio, già nella stessa giornata di ieri ho immediatamente chiesto un incontro urgente al sindaco, ritenendo inaccettabile che le scuole debbano affrontare una tale precarietà economica per garantire semplici interventi di manutenzione ordinaria.
Se fino allo scorso anno le somme disponibili per tutte le scuole – nidi, materne, elementari e medie – ammontavano a 50.000 euro, questa mattina l’amministrazione mi ha riferito di un incremento di 20.000 euro, portando il totale a 70.000 euro. Tuttavia, questa cifra resta ampiamente insufficiente, considerando il numero degli istituti scolastici presenti in città e le loro esigenze concrete. Per questo motivo, ho chiesto con forza la convocazione di un tavolo tecnico con tutti i dirigenti scolastici e l’amministrazione per affrontare il problema in modo trasparente e trovare soluzioni strutturali.
Tuttavia, sindaco e Assessore hanno ritenuto di non dar seguito alla mia richiesta, sostenendo che il dialogo con i dirigenti scolastici è già costante e che l’attenzione alle necessità delle scuole rappresenta una priorità per l’amministrazione. Durante l’incontro, a ogni modo, ho posto l’accento su un punto per me inaccettabile: nel corso del consiglio d’istituto è emersa l’ipotesi di chiedere alle famiglie un contributo volontario per sopperire alla carenza di fondi per la manutenzione scolastica.
Pur non essendo una proposta avanzata dall’amministrazione, resta comunque un segnale gravissimo della precarietà economica in cui versano le scuole, al punto da spingere a valutare il coinvolgimento diretto delle famiglie per garantire servizi essenziali. Ho ribadito con fermezza che questa non può essere la soluzione. Le risorse per le scuole devono essere trovate, e se necessario, spostate da capitoli di bilancio meno prioritari. Un Comune che si definisce solido nei conti e attento alle esigenze del territorio non può accettare che il diritto allo studio e la sicurezza degli studenti dipendano dalla disponibilità economica delle famiglie”.