Si terrà giovedì 13 febbraio alle ore 11, nella sala Caduti di Nassirya di piazza Madama, in Roma, la presentazione del libro del giurista siciliano Pietro Gurrieri, “Autonomia differenziata: come la destra ha spaccato l’Italia”.
L’evento, organizzato dai Senatori del Pd su iniziativa della Sen. Vincenza Rando – che introdurrà i lavori- vedrà, oltre a quello dell’Autore, l’intervento di diversi parlamentari, tra i quali l’on. Federico Cafiero De Raho (M5S), che è anche stato Prefatore del libro, e i Senatori Andrea Giorgis e Dario Parrini (Pd) entrambi facenti parte della I Commissione Affari Istituzionali del Senato che a suo tempo ha esaminato il ddl Calderoli, poi divenuto la legge n. 86/2024 sull’Autonomia differenziata.
I lavori, invece, saranno conclusi dal Presidente del M5S, l’on. Giuseppe Conte.
La presentazione del libro di Pietro Gurrieri, cui la stampa è stata invitata a partecipare, costituirà un’importante opportunità di comprensione sulle modalità con cui le forze più rappresentative dell’opposizione parlamentare al Governo Meloni riprenderanno la battaglia contro la legge “Spaccaitalia”, peraltro profondamente incisa dalle numerose dichiarazioni di incostituzionalità pronunciate nel dicembre scorso dalla Corte costituzionale con la propria sentenza n. 192/2024, tanto più dopo che la stessa Corte, con sentenza n. 10/2025 le cui motivazioni sono state depositate appena una settimana fa, ha ritenuto inammissibile il referendum promosso per l’abrogazione totale della legge, proprio sul presupposto della mancanza di chiarezza del quesito da sottoporre agli elettori causata dalle stesse dichiarazioni di incostituzionalità, che ne hanno profondamente modificato l’assetto.
“La Corte Costituzionale” – ha commentato l’Autore, Pietro Gurrieri – ha rinviato al Parlamento perchè la legge sia interamente riscritta, nel rispetto – stavolta – dei principi di unità e indivisibilità della Repubblica, di sussidiarietà e di solidarietà. Per far questo, però, è imprescindibile che Governo e maggioranza prendano atto che ad essere stato colpito dalla scure della Consulta è stato il nucleo fondamentale della legge, la summa dei suoi principi fondativi, per cui occorre iniziare daccapo senza indulgere ad alcuna scorciatoia come sembra voler invece fare il ministro Calderoli, sapendo che le riforme -a maggior ragione quelle che incidono sulla Costituzione- non possono essere concepite ex parte principis, ma solo ex parte populi, e che non possono mai formare oggetto di scambio”.