Ragusa – Momenti di grande emozione hanno caratterizzato, martedì, la prima giornata legata al rito delle 15 visite alla Madonna di Lourdes che nella chiesa di San Michele, rettoria della Cattedrale San Giovanni Battista, trovano, ormai da anni nella città di Ragusa, il loro luogo d’elezione per antonomasia. In occasione della XXXIII Giornata mondiale del malato e della festa liturgica della Beata Vergine Maria di Lourdes, sono arrivate, in mattinata, accompagnate dai volontari della sottosezione di Ragusa dell’Unitalsi, le reliquie di Santa Bernadette, in questi giorni in pellegrinaggio nei Comuni diocesani.
E’ stato il vescovo, mons. Giuseppe La Placa, a celebrare la santa messa mentre numerosi sono stati i devoti e i fedeli presenti a venerare le reliquie. Queste ultime, poi, nel primo pomeriggio sono state portate in processione in Cattedrale dove si è tenuto il giubileo degli ammalati e del mondo della Sanità e del volontariato. Nei giorni delle 15 visite, il vescovo La Placa, ha ottenuto dalla Penitenzieria apostolica la possibilità di accogliere l’Indulgenza giubilare nella chiesa di San Michele, rispettando i riti tradizionali. La chiesa sarà aperta ogni giorno dalle 7,30 alle 20 (orario continuato).
La mattina, alle 8,15 ci sarà la recita del Rosario e la lettura dell’apparizione. Alle 9 la santa messa, anche le domeniche, e l’esposizione del Santissimo Sacramento. Il pomeriggio, alle 16,30, la preghiera di adorazione e benedizione eucaristica, alle 17 la recita del Rosario e la lettura dell’apparizione. A seguire, la santa messa. Alle 19,15, il Rosario e la lettura dell’apparizione saranno a cura della sottosezione Unitalsi di Ragusa. Un altro momento speciale quello di venerdì 14 febbraio quando, dopo la santa messa vespertina, sarà rivolta una preghiera a San Michele per la liberazione dal Maligno.
A supportare mediaticamente queste iniziative religiose l’azienda Gali group trasporti e logistica di Ispica che vuole fare conoscere meglio quegli appuntamenti che testimoniano la volontà del territorio di rimanere ancorato alle proprie radici.