Ragusa – L’Ente Bilaterale del Terziario di Ragusa (EBT) informa le imprese e i lavoratori del comparto ibleo che l’Agenzia delle Entrate ha fornito importanti chiarimenti in merito al piano di welfare aziendale che prevede l’erogazione di fringe benefit ai dipendenti tramite una carta di debito nominativa.
Il quesito posto all’Agenzia delle Entrate riguardava la corretta interpretazione dell’articolo 6, comma 2, del decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali del 25 marzo 2016, al fine di stabilire se la carta di debito utilizzata per l’erogazione dei fringe benefit fosse soggetta a ritenuta d’acconto.
L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che, ai sensi dell’articolo 51, comma 1 del TUIR, costituiscono reddito di lavoro dipendente tutte le somme e i valori percepiti nel periodo d’imposta, inclusi i fringe benefit, salvo alcune deroghe.
Limite di Esenzione e Documenti di Legittimazione
In particolare, l’Agenzia ha ricordato che il comma 3 del suddetto articolo prevede un limite di esenzione di 258,23 euro per i beni ceduti e i servizi prestati ai dipendenti. Superato tale limite, l’intero valore dei beni e dei servizi concorre a formare il reddito imponibile.
Inoltre, il comma 3-bis prevede che l’erogazione di beni e servizi possa avvenire anche tramite documenti di legittimazione, sia in formato cartaceo che elettronico, purché riportino un valore nominale.
L’articolo 6, comma 1, del decreto ministeriale specifica che i documenti di legittimazione devono essere nominativi, non possono essere utilizzati da terzi, non possono essere monetizzati o ceduti e devono dare diritto a un solo bene o servizio per l’intero valore nominale. Per ulteriori informazioni e chiarimenti, è possibile contattare la sede EBT di via Roma 212 a Ragusa, al numero di telefono 0932.622522.