Ragusa – “Come si dice in questi casi, è andata perduta una buona occasione di stare in silenzio. Anche perché, adesso, è più che naturale che possano essere formulate delle riflessioni”. Così il consigliere comunale di Ragusa, Saverio Buscemi, in risposta al coordinatore regionale di Sud chiama Nord, Danilo Lo Giudice, che, appena ieri, è intervenuto per dire la sua sull’intervento che lo stesso Buscemi aveva animato lunedì sera in consiglio comunale, comunicando la propria adesione al gruppo Misto. “Prima di ogni altra cosa – continua Buscemi – prendiamo atto dell’aspetto politico. E cioè, in particolare, quando Lo Giudice dice che ScN rinnova la fiducia a Cassì. Belle parole, certo. Ma vorremmo capire in che modo concretamente questa fiducia sarà rinnovata visto che i deluchiani non hanno alcun rappresentante in aula.
Se era, invece, solo un esercizio di carattere oratorio, allora ben venga. Perché, lo ribadisco, non si comprende quale possa essere la portata pratica di questa affermazione. Fiducia a Cassì va bene, ma in che modo? Sempre scandagliando la questione politica, poi, mi viene rimproverato di essermene andato da ScN. Voglio ricordare agli amici deluchiani, ma Lo Giudice fa finta di non saperlo, che ho condiviso sin dall’inizio i valori fondanti del movimento e le critiche al sistema che De Luca ha sempre mosso. Assistere, però, adesso, a una virata di ScN solo per convenienza politica, altro termine non trovo, e vedere che ci si va a strofinare con quelle stesse persone che prima erano vituperate, mi ha fatto comprendere che sono sulla buona strada, essendo rimasto coerente a me stesso. Questa è l’unica valutazione che si può fare”.
“Inoltre – continua Buscemi – vorrei dire all’amico Lo Giudice che, evidentemente, in questo periodo di strada macinata assieme non mi ha conosciuto abbastanza anche perché dalle sue parole emerge che non ha completamente compreso qual era il senso del mio discorso. Sin dall’inizio ho ribadito che la questione posta non aveva e non poteva avere carattere personale, e Lo Giudice mi rimprovera per questo.
Ho spiegato che ho messo in evidenza solo una questione politica e che la rappresentatività del mio gruppo in giunta non è stata garantita. Quindi, pur a fronte di tutte queste valutazioni, Lo Giudice se ne esce fuori dicendo che il mio unico obiettivo era l’assessorato. Se avessi voluto, lo avrei già fatto, e l’amico Lo Giudice lo sa benissimo, in tempi non sospetti.
Tutto il resto mi sembra strumentale, come voler animare una polemica solo perché c’è da colpire un bersaglio. Per fortuna, io farò la mia strada, che continua a essere quella di prima. Loro hanno preso una deviazione. E speriamo che gli elettori lo comprendano. Eppure, dalle defezioni che si sono registrate tra le file di ScN subito dopo questi incomprensibili movimenti, resto molto scettico. Vedremo che cosa accadrà”.