Modica – Una grande scoperta per la città di Modica, il ritrovamento di un ulteriore telerio quaresimale della Chiesa del Carmine che si unisce ai sei già in restauro. Un evento reso possibile grazie al lavoro della restauratrice Dott. G. Ascenzo attualmente impegnata nel restauro di queste importanti opere d’arte.
I teleri, risalenti al settecento, sono grandi teli che venivano utilizzati nel periodo quaresimale per coprire gli altari laterali della chiesa del Carmine a Modica. Un ciclo unico per importanza arrivato fino a noi in condizioni precarie e di cui si è reso necessario intervenire attraverso il restauro.
La notizia di questa scoperta è stata data in occasione di un sopralluogo effettuato dalla Soprintendenza dei Beni Culturale di Ragusa nella persona del Dott. A. De Marco e dell’On. Ignazio Abbate il quale ha promosso presso la regione Sicilia l’importante intervento di recupero delle opere.
Il telerio appena scoperto, ricomposto da brandelli che si trovavano in alcuni depositi, raffigura “L’ultima cena” ed è un raffinato esempio di arte settecentesca che racconta di una iconografia unica sul territorio. Le precarie condizioni di conservazione dimostrano la necessità di un intervento urgente per recuperare l’opera.
Sale quindi a sette il numero di teleri ritrovati mancando all’appello solo un ultimo. Per l’occasione è stata anche ricomposta la grande Taledda che veniva “issata” presso l’abside del Carmine, alta più di dieci metri. Anche quest’opera ha beneficiato di un’integrazione di alcune parti ritrovate sempre presso depositi.
In mattinata sono stati consegnati al Parroco della Parrocchia S. Paolo Apostolo, Sac. Antonio Sparacino, anche i lavori di restauro della facciata della Chiesa del Carmine, importante testimonianza del medioevo modicano e che ora tornerà agli antichi splendori.