Le aziende agricole siciliane potranno accedere ai contributi regionali o ricevere dagli Enti le liquidazioni attese anche non in presenza di un DURC in regola fino al 30 giugno 2025. La tanto attesa notizia è arrivata ieri da Palermo ed è il risultato ottenuto grazie ad un emendamento presentato dall’Onorevole Ignazio Abbate in Parlamento e approvato nella seduta di martedi 12 marzo.
Grazie a questa ulteriore proroga, anche le aziende agricole che non abbiano ottemperato agli obblighi contributivi a causa di un persistente stato di crisi economica dovuto a cause esterne, potranno accedere ai contributi stanziati dal Governo Regionale per combattere proprio la crisi del comparto.
“In questo modo – commenta l’Onorevole Abbate – le aziende potranno lavorare ed essere pagate regolarmente e potranno accedere alle varie misure pensate dalla Regione per fronteggiare la crisi agricola che stiamo vivendo. Ringrazio tutti i colleghi onorevoli per aver compreso l’importanza di questa misura e naturalmente il Governatore Schifani, con il quale già dall’anno scorso abbiamo affrontato l’argomento. Questa misura ha interrotto un evidente circolo vizioso che si era creato”. Un’altra importante novità in tema di liquidità per le aziende riguarda un altro emendamento presentato dall’Onorevole Abbate in materia di consorzi fidi.
In particolare è stata approvata la modifica all’articolo 5 della L.R. del 21 settembre 2005. Per i confidi iscritti agli elenchi o agli albi è sufficiente il rispetto di uno solo dei parametri richiesti, rendendo in questo modo più ampia la platea di ditte beneficiare dell’accesso al credito. “Parliamo di un altro provvedimento fondamentale scaturito dopo diversi incontri con le parti coinvolte. I piccoli consorzi fidi che danno accesso al credito a imprese agricole, artigiane, commerciali rappresentano la base su cui si fonda una grande fetta della nostra economia. Permettere loro maggiori possibilità di accesso al credito significa dare una boccata di ossigeno a tutta l’economia siciliana”.