Comiso – “Un altro importante passo in avanti che getta le basi per una scuola che guarda al futuro, promuovendo tra gli alunni una maggiore consapevolezza sul benessere animale – spiega Emilia Garofalo – consigliera comunale, attenta al fenomeno del randagismo e promotrice del progetto -. Presenti all’incontro con i ragazzi , la Preside Maria Grazia Cafiso dell’Istituto Comprensivo Verga, Isa Colossi, istruttrice cinofila e proprietaria del Canile Achille Birotto, insieme alla professoressa Letizia Linfanti.
La sensibilizzazione deve partire dai bambini: sono loro la speranza per un futuro migliore. È fondamentale lavorare ogni giorno per incidere sul sistema educativo e sulla cultura delle nuove generazioni, affinché il rispetto per gli animali diventi un valore centrale nella formazione. Il progetto prevede incontri formativi nelle scuole, la produzione di materiale informativo e l’organizzazione di iniziative volte a coinvolgere gli studenti e le loro famiglie.
Durante gli incontri, esperti del settore affronteranno temi quali i diritti degli animali, il randagismo e le strategie di prevenzione attraverso strumenti multimediali e video. Sono certa che questo sarà solo il primo di tanti istituti ad aderire a questa iniziativa di sensibilizzazione e umanità – ha concluso la Consigliera Garofalo – ringraziando il Sindaco Maria Rita Schembari per il suo impegno sul tema e per l’opportunità di collaborare attivamente nella lotta contro il randagismo e a favore del benessere animale”.
“Sono molto grata ad Emilia – aggiunge il sindaco di Comiso – per l’impegno che sta dimostrando in questo settore in cui ha acquisito particolare esperienza da volontaria. Gestire il fenomeno del randagismo all’interno della delega per il benessere animale, soprattutto nei comuni del sud Italia, non è affatto cosa facile. Questa piaga purtroppo – ancora la Schembari – è una tra le più gravi del nostro Meridione. Cani vaganti, cani che non vengono sterilizzati, danno luogo a cucciolate che non si esita, poi, ad abbandonare con grave pericolo di morte per i cuccioli stessi, ma anche con grande pericolo di incidenti per i malcapitati automobilisti.
Per varie ragioni quindi, l’amministrazione comunale, in maniera molto razionale, deve affrontare questo problema e, avere dalla propria parte volontari e associazioni di caratura nazionale che si spendono per contribuire alla risoluzione del problema affrontandolo in maniera scientifica per avviarci verso la risoluzione di questa problematica, sebbene ci vorranno anni, non può che rasserenare chi ha in capo a se stessa la gestione del proprio comune, della propria cittadinanza e del proprio territorio”.