Scicli – Asfaltature incomplete a “Macchia di Leopardo”, altre assenti ingiustificate. In diverse zone di Scicli la situazione è tutt’altro che ottimale. E tra i punti critici ci sono Via San Nicolò, C.so Umberto e Via Colombo, in questi giorni interessati da opere di asfaltatura attesi da tempo. La questione infiamma anche il dibattito politico.
La critica
L’ex assessore nella passata giunta Giannone, Guglielmo Scimonello, boccia la manutenzione stradale fino a oggi realizzata in alcune vie della città. A suo dire, responsabilità della giunta Marino e dirette all’assessore Giannone, tacciati di adottare sul tema, nel migliore dei casi, «una strategia prettamente pre elettorale e senza un piano di interventi per dare priorità alle strade con alta densità di traffico». Per Scimonello sono frequenti le «amnesie» nei lavori effettuati: «Non me ne voglia Giannone, ma sembra l’assessore ai Lavori pubblici a rate – ha detto -, gli esempi da fare sono molteplici, come continue e giuste sono le lamentele della cittadinanza. Basti pensare ai lavori eseguiti in Via San Nicolò e C.so Umberto, due arterie tutte da rifare, ed invece sono stati asfaltati solamente alcuni tratti della carreggiata. Parliamo dello stato di conservazione di uno degli ingressi alla città – ha aggiunto Scimonello – e quindi di un biglietto da visita che non rende merito alla bellezza di Scicli».
Le altre situazioni
Continuando a citare le altre situazioni che ha «potuto verificare con mano» e sulle quali ha registrato «la frustrazione di chi vi abita», Scimonello descrive la condizione pessima di Via Valverde (difficile da attraversare con passeggini e biciclette) e Via Ospedale, un’importante arteria stradale di accesso alla città con l’asfalto ammalorato e pieno di avvallamenti».
L’accusa di asfaltare secondo «interessi elettorali» viene ribadita, poi, nell’osservare come alcune asfaltature «hanno riguardato soltanto delle viuzze e non delle arterie centrali, lasciate alla deriva».
Le testimonianze
Recandosi nelle Borgate di Donnalucata, Playa Grande, Cava D’Aliga e Sampieri, non capiamo perché l’asfaltatura si sia fermata da tempo e sta riprendendo dopo anni, in maniera molto approssimativa – fanno sapere -».
“Le lamentele dei cittadini riguardo agli interventi di ripristino del manto stradale effettuati in modo frammentato sono comprensibili – commenta Scimonello -, poiché, questo tipo di riparazione cosiddetta a “macchia di leopardo” presenta effettivamente diversi svantaggi legati alla disomogeneità del manto stradale con dislivelli e irregolarità che rendono la guida scomoda ed una maggior usura e danneggiamento precoce. Ed inoltre – prosegue – c’è da dire che l’asfalto rattoppato non è resistente quanto un manto steso in modo uniforme e la sicurezza stradale è ridotta a causa del manto stradale disomogeneo che diventa più pericoloso, specialmente in caso di pioggia.
In generale – termina Scimonello – i cittadini chiedono interventi più strutturali e duraturi, poiché questi non solo migliorerebbero la qualità del manto stradale, ma ridurrebbero anche la necessità di costanti manutenzioni, con un risparmio non indifferente per le casse comunali”.