Ragusa – E’ Giovanni Sallemi, comisano, il nuovo presidente di mestiere del settore autotrasporti Fita Cna Ragusa. L’elezione a conclusione dell’assemblea elettiva del trasporto merci che ha visto, tra gli altri, nominati componenti del comitato esecutivo Salvatore Raniolo, Maurizio Biundo, Salvatore Baglieri e Pietro Donzelli. L’assemblea, avente per tema “Autotrasporto in prima linea”, moderata dal segretario territoriale Cna Ragusa, Carmelo Caccamo, ha approfondito una serie di tematiche di notevole rilevanza per la categoria. Sono intervenuti, tra gli altri, Giuseppe Santocono, presidente territoriale Cna Ragusa, Vincenzo Spatola, coordinatore territoriale Fita Cna Ragusa, e Saro Tumino, presidente regionale Fita Cna Sicilia. Assieme a loro anche l’avvocato Giovanni Scoccini, Giorgio Stracquadanio, coordinatore regionale Fita Cna Sicilia, e Patrizio Ricci, presidente nazionale Fita Cna.
“Il comparto soffre moltissimo – sottolinea il neopresidente Sallemi – a cominciare dal caso Versalis. Una decisione che ha influito non solo sul nostro settore ma anche sul resto dell’indotto. Come Cna ci siamo mossi da subito, aprendo un tavolo tecnico per cercare di trovare un’alternativa. L’auspicio è di venirne a capo. Sul tappeto anche la riflessione sui pedaggi, non dimenticando che la nostra provincia è stata storicamente un’area in cui questo comparto ha avuto una presa importante, dall’ortofrutta al trasporto marmi. L’economia iblea è fortemente influenzata, dunque, e non possono esserci dubbi in proposito, da questo settore”. L’avvocato Scoccini si è soffermato sulla class action che vede circa 130 imprese aderenti a Fita Cna che attendono i vari giudizi sulla base delle vertenze aperte in più tribunali. Già sono arrivati i primi verdetti dal tribunale olandese dove alcune marche hanno determinato di ristorare le aziende che hanno subito danneggiamenti.
Ovviamente si tratta di una vicenda che segue la lentezza delle procedure giudiziarie visto che è iniziata nel 2016. E’ opportuno ricordare che alcune marche del settore trasporto che avevano fatto cartello nella vendita dei mezzi, bloccando la concorrenza, sono state sanzionate per 3 miliardi di euro per pratiche illecite compiute tra il 1997 e il 2015. Tumino, presidente uscente a livello territoriale e regionale, si è soffermato, dal canto suo, sulla credibilità della Fita Cna, oggi sempre di più punto di riferimento concreto e affidabile per ogni singola azienda del settore. Spatola e Stracquadanio, per i rispettivi ruoli, hanno messo in evidenza le azioni che la Cna, a livello territoriale, e non solo, ha attuato a sostegno del comparto, come, ad esempio, quella riguardante la vicenda Versalis a tutela di numerosi padroncini che hanno perso commesse di lavoro importanti su cui si reggeva il reddito di numerose famiglie. In primo piano anche la questione della viabilità in Sicilia, caratterizzata da una rete stradale inadeguata soprattutto nell’ambito ibleo dove ci sono numerose aziende che necessitano di trasporto merci.
Altra questione sollevata riguarda il transito dei mezzi lungo l’autostrada Siracusa-Catania, in prossimità dell’area del petrolchimico di Augusta. Il riferimento è, soprattutto, alle gallerie insicure (per i continui furti di rame e materiale elettrico) a seguito della delibera del Cas per merci pericolose che prevede l’invio di comunicazioni 24 ore prima del transito, circostanza che ha creato non poche difficoltà alle aziende. Ancora una volta, dunque, rilevati squilibri consistenti tra le esigenze delle imprese e la burocrazia. Il presidente nazionale Ricci ha spiegato che occorrono risposte tangibili per costruire il futuro di un comparto nevralgico per il Paese, con regole certe e chiare allo scopo di stare in modo dignitoso sul mercato. Sulle spalle delle imprese, purtroppo, incidono molto i costi di manutenzione, gomme, autostrade, personale. Ricci ha evidenziato che Fita Cna ha in corso una interlocuzione con il governo nazionale per la riscrittura di alcune regole necessarie per fare in modo che i tempi di carico e scarico siano pagati.