Il Commissario straordinario del Libero Consorzio Comunale, Salvatore Piazza, ha avviato l’iter per l’istituzione dell’area marina protetta dei fondali della foce del fiume Irminio. Il Commissario ha già avviato un’interlocuzione con i sindaci dei comuni di Ragusa e Scicli che hanno competenza per territorio e sta predisponendo uno studio per avanzare la proposta al ministero dell’Ambiente.
Il primo ‘step’ riguarda l’inserimento di questa area nella Lista delle aree marine di reperimento. Una volta chiuso l’iter istruttorio viene emesso un decreto del ministero dell’Ambiente che contiene la denominazione, la delimitazione, gli obiettivi e la disciplina di tutela dell’area marina protetta. La proposta verrà quindi avviata al Ministero che la qualificherà come ‘area protetta di prossima istituzione’ e interessa i fondali marini ricadenti lungo la costa della provincia di Ragusa, nei comuni di Ragusa e Scicli, già per buona parte individuati come Sic della rete Natura 2000 “Fondali della foce del fiume Irminio’ e prospicienti la riserva naturale biologica “Macchia foresta del fiume Irminio’.
L’obiettivo dell’istituzione dell’area protetta è quello di puntare alla tutela e conservazione della biocenosi marine dei fondali antistanti la foce del fiume con particolare riguardo alla prateria di Poseidonia oceanica e Cymodocea nodosa, nonché alla promozione della ricerca scientifica al fine di implementare la conoscenza degli habitat marini e di tutela della costa dall’erosione costiera mediante implementazione dell’attuale habitat della prateria di Poseidonia oceanica, l’attuazione di specifici programmi di promozione dello sviluppo sostenibili delle principali attività economiche dell’area (turistiche, culturali, artigianali e della piccola pesca) e di educazione ambientale sugli habitat marini e costieri promuovendo programmi didattici, divulgativi e di fruizione dell’area.
Il litorale interessato dalla proposta si snoda dal piccolo promontorio ex cimitero posto all’inizio dell’abitato di Marina di Ragusa sino alla costa rocciosa tra Playa Grande e Donnalucata e si estende per poco più di 7 chilometri.