Gli alunni del Liceo Artistico, IIS Galileo Campaillla di Modica, dell’Indirizzo Architettura e Ambiente, incontrano l’Ordine degli Architetti di Ragusa nelle figure del presidente dell’Ordine arch. Salvatore Scollo, il presidente della Fondazione degli Architetti arch. Vittorio Battaglia e la rappresentante del Consiglio di Amministrazione arch. Anna Fidelio.
Gli alunni sono stati accompagnati dai docenti e architetti Anna Alì, Rosario Cannella e Salvatore Spanò. Gli alunni sono stati accolti e guidati durante la visita della mostra di architettura e fotografica dell’arch. Roberto Collovà, che ha trovato sede, quale luogo elettivo e di grande fascino, nei locali non finiti presso il Loggiato di S. Giovanni a Ragusa. La mostra è una delle iniziative messe in campo dall’Ordine degli Architetti di Ragusa per i 40 anni di costituzione. Gli organizzatori hanno esposto, agli alunni del triennio del Liceo Artistico di Modica, il tema scelto dall’Ordine degli Architetti per riflettere sul ruolo dell’architettura e dell’architetto nel nostro territorio: “Il riuso per continuare la città” nonchè l’intervento descritto nella mostra sul tema “Azioni sulla costa Sud di Palermo” progettato dall’arch. Roberto Collovà, che ha trovato spazio a Manifesta 12, durante l’anno di Palermo Città Italiana della Cultura.
La mostra riflette sul mutamento della geografia della costa palermitana avvenuto tra il 1950 e il 1980. Nella mostra gli elaborati dell’arch. Collovà hanno sottolineato che la consuetudine di riversare in mare i materiali di demolizione e di scavo dell’espansione-nord della città ha creato promontori artificiali e larghe spiagge di detriti sull’intera costa. Lungo i cinque km della costa sud, si interrompe la tradizione popolare dei “bagni”, per la tossicità delle acque e la pericolosità dei fondali. Le due coste, una visibile e l’altra sepolta, si fondono in un’unica striscia di terra nuova che è possibile immaginare, in tutta la sua lunghezza, come un parco.
I docenti e gli alunni, alla fine della visita, riferiscono la meraviglia che il linguaggio della mostra, tra disegno, architettura, fotografia e ambiente ha suscitato in loro dichiarandosi d’accordo sul taglio culturale impresso dall’architetto Collovà e promosso dall’Ordine degli architetti, apprezzando in particolare, come stimolante e originale, il luogo e l’allestimento della mostra.