L’ Aeroporto di Comiso rischia di finire allo straniero. E’ il Comitato "Vussia" ad evidenziarlo in un comunicato stampa in cui il presidente Claudio Melchiorre dichiara: “Sono otto mesi che facciamo denunce ed esercitiamo una pressione costante, ma il futuro di Comiso, nonostante le improvvise dimissioni dell’ex Amministratore Giorgio Cappello, resta legato a Fontanarossa.
Il Comitato viaggiatori ricorda che le perdite della società di gestione sono sempre da brivido, che non ci sono state variazioni nella struttura e nello stile gestionale, con una pianta organica doppia tra dipendenti diretti e esternalizzazioni. “Insomma, Comiso costa il doppio e rende la metà perché schiavo della gestione catanese, poco accorta o volontariamente deficitaria.” Il Vussia sottolinea che anche l’imprenditoria casmenea ha finalmente alzato la voce per sottolineare come il futuro dell’aeroporto di Comiso, con gli attuali programmi, non apporterà benefici allo sviluppo territoriali.
Il Vussia ha quindi invitato il sindaco di Comiso ad avviare le procedure per la revoca della concessione a Soaco per neutralizzare il tentativo di privatizzare l’aeroporto senza spendere nemmeno un Euro per la sua acquisizione definitiva da parte di gruppi imprenditoriali, probabilmente stranieri, che non hanno fama di realizzare investimenti, ma solo profitti.