I malati al centro durante la Via Crucis promossa dall’ufficio diocesano per la Pastorale della salute di Ragusa che anche ieri pomeriggio, durante l’iniziativa tenutasi al polo oncologico dell’ospedale Maria Paternò Arezzo, ha voluto puntare l’attenzione sul messaggio pregnante di questo periodo quaresimale.
“E’ il tempo forte – ha voluto sottolineare il direttore dell’ufficio, don Giorgio Occhipinti – che prepara alla Pasqua, culmine dell’anno liturgico e della vita di ogni cristiano”. Durante le celebrazioni, che hanno visto la partecipazione dei componenti della cappellania ospedaliera oltre che dell’ufficio diocesano, oltre all’Avo, l’associazione nazionale carabinieri e le suore del Sacro Cuore, si è scelto di valorizzare in modo particolare la quinta stazione, vale a dire quella raffigurante “Il Cireneo”, con riferimento ai medici e agli operatori sanitari che aiutano a portare le sofferenze dei malati. Riflettori puntati pure su “La Veronica” in quanto è stato deciso di mettere in luce l’azione dei volontari senza dimenticare il significato della seconda stazione, “Gesù carico della croce”, nel corso della quale sono state messe in evidenza le croci del dolore concernenti le malattie che fanno parte del limite di ciascuno di noi visto che ognuno porta la sua croce.
“Abbiamo animato un itinerario religioso – sottolinea don Occhipinti – che, volutamente, abbiamo gestito con la massima delicatezza, e non potrebbe essere altrimenti, considerato che ci siamo rivolti ai malati ospitati nel polo oncologico. Ringrazio la responsabile dell’hospice, la dottoressa Antonella Battaglia, per la cordiale ospitalità che ci ha garantito e più in generale il manager dell’Asp, Angelo Aliquò, oltre a tutto il personale medico e sanitario, che accoglie con grande attenzione le nostre iniziative religiose. Che, durante il periodo quaresimale, proseguiranno negli ospedali cittadini con altri appuntamenti significativi”.