Ci piacerebbe parlare, se non con toni trionfalistici tuttavia ottimistici, di data importante , riferendoci a quella di domani, giornata che vedrà una seduta del consiglio comunale aperta appositamente convocata per fare il punto sulla realizzazione della Ragusa-Catania.
Eppure siamo consapevoli che potrebbe essere una delle tante iniziative, seppur obbligate, che non sappiamo quanto riscontro abbiano o possano avere sulle decisioni, se decisioni ci saranno, dell’imminente seduta del Cipe, che dovrebbe dire la parola definitiva sulla realizzazione dell’arteria stradale attesa ormai da decenni. In ogni caso bene a fatto il sindaco di Ragusa, Peppe Cassì, a chiamare a raccolta i sindaci dei territori interessati, i rappresentanti delle pubbliche istituzioni, la deputazione regionale e nazionale della provincia iblea, le associazioni di categoria, i sindacati, comitati e tutti i portatori di interesse di questa importante infrastruttura, cogliendo anche l’occasione della presenza in città del vice presidente della Regione Siciliana ed assessore dell’Economia, Gaetano Armao. L’appuntamento è per sabato mattina, alle ore 10 presso la sala Avis del comune capoluogo.
Nel convocare la seduta aperta del consesso ragusano il sindaco Cassì ha dichiarato “il raddoppio della Ragusa-Catania non è un’opzione ma una necessità per il nostro territorio, che ha bisogno di quest’opera per essere così collegata con un’arteria moderna e sicura ad ogni parte della Sicilia. A questa strada è legato il nostro sviluppo non solo economico, oltre che la vita di migliaia di persone che tutti i giorni si spostano per lavoro, per studio, per necessità. Non possiamo più aspettare e nemmeno prendere in considerazione l’ipotesi che si rimetta in discussione un percorso durato anni, l’unico finora concreto e possibile, che è arrivato adesso all’ultima e decisiva battuta.
Per questo ho chiesto la convocazione di uno straordinario Consiglio Comunale aperto a tutti, cittadini, organi di governo e di rappresentanza nazionali e regionali, sindaci del territorio, associazioni di categoria, comitati e ogni portatore di interesse, per discutere dello stato attuale delle cose e progettare le azioni necessarie a far sentire la voce di questa terra. Per la Ragusa-Catania, insomma, è giunto il tempo di esserci, tutti”. (da.di.)