“Non è un caso che la nostra area, quella di Democrazia e Lavoro, abbia scelto, dopo un congresso travagliato, di ripartire da qui, da Cinisi, organizzando l’Assemblea nazionale nei giorni e nei luoghi di Peppino.
Una tre giorni per fermarci, riflettere, elaborare e ripartire con ancora più forza e determinazione”. Chiarissima la dichiarazione con cui la sinistra sindacale della Cgil annuncia la propria assemblea nazionale in Sicilia, nel palermitano, in quella Cinisi, citta simbolo di Peppino Impastato “uno di noi, un militante, un compagno, un giornalista, un animatore sociale, un dirigente di partito. E non scendeva a compromessi davanti a nessuna opportunità, a nessun vantaggio, personale o politico che fosse. Per anni abbiamo sentito blaterare di terrorismo, di radicalismo, di fango buttato sulla memoria di un uomo ucciso per le denunce firmate con nome e cognome, andando contro la sua famiglia d’origine e il suo paese”.
E la dichiarazione della sinistra sindacale prosegue “le battaglie per la legalità, dalle nostre parti, sono inscindibili dalle affermazioni dei principi di giustizia sociale e sui luoghi di lavoro. Per questo non abbiamo dubbi sul fatto che se Peppino oggi fosse qui, sarebbe ancora una volta al fianco degli ultimi, sarebbe contro la narrazione distorta che sovranismi e populismi di mezza Europa portano avanti sul tema dei migranti, sulla cooperazione nel Mediterraneo” L’appuntamento è a partire da martedì 7 maggio, alle ore 15, all’hotel Magaggiari di Cinisi, in via Peppino Impastato, 7. “Tre giorni, quattro tavoli tematici, decine di interventi.
Dal lavoro alla questione femminile, passando per il ruolo della sinistra sindacale all’interno della Cgil, per finire poi con un momento di sintesi, prima di prendere parte al corteo in ricordo di Peppino, che consideriamo un momento centrale della nostra Assemblea”. Ad introdurre ogni tavola rotonda sarà una narrazione attorno al tema delle migrazioni, affidata a Yousif Latif Jaralla, cantastorie e narratore iracheno. Yousif vive in Italia da quasi 40 anni e da allora ha incantato il Paese con i suoi spettacoli sui temi della guerra, dell’Iraq e sulle condizioni del Sud del mondo. A portare i saluti all’assemblea di Democrazia e lavoro il compagno di lotta di Peppino, Salvo Vitale, e suo fratello Giovanni Impastato.
Ai lavori del tavolo tematico “Linguaggi, diritti e lavoro: la centralità della questione femminile”, parteciperà, tra gli altri, il segretario generale della Cgil di Ragusa, Peppe Scifo, mentre ai lavori conclusivi dell’assemblea sarà presente Maurizio Landini, segretario generale del sindacato, per poi dar vita al corteo in memoria di Peppino Impastato, dalla storica sede di Radio Aut, a Terrasini, fino alla Casa Memoria di Cinisi e con la parola d’ordine “con le idee e il coraggio di Peppino. Per continuare, insieme”. (daniele distefano)