Il dirigente medico ospedaliero ragusano Corrado Presti, dell’unità operativa di Anestesia e Rianimazione e Terapia antalgica, presso l’ospedale Maria Paternò Arezzo di Ragusa, è stato invitato come relatore ad un convegno organizzato dall’Università di Messina, tenuto nei giorni scorsi nella città dello Stretto.
Tema del convegno “Sindrome da sensibilizzazione centrale: sensibilità chimica multipla e fibromialgia” mentre la relazione di Presti è stata incentrata su “ruolo delle medicina integrata nella sindrome da sensibilizzazione centrale”. Nel pieghevole del convegno si legge “La Sensibilità Chimica Multipla e la Fibromialgia sono patologie che non hanno ancora trovato un chiaro inquadramento nosologico. Tuttavia negli ultimi anni sono state oggetto di crescente attenzione, sia perché ne è aumentata l’incidenza, sia per il notevole impatto socio-economico legato alle ripercussioni negative sull’attività lavorativa causate da sintomi spesso invalidanti, e all’elevata spesa sanitaria affrontata dai pazienti per le cure.
Obiettivo del Convegno è delineare un approccio multidimensionale e multidisciplinare alla diagnosi e terapia di queste patologie, alla luce delle più recenti evidenze scientifiche ed esperienze cliniche messe a confronto. Inoltre il dialogo tra i professionisti della salute e i pazienti può porre le basi di una alleanza terapeutica e comunicativa finalizzata a una più efficace gestione del percorso diagnostico e riabilitativo e un migliore utilizzo delle risorse sanitarie disponibili”. Di particolare rilevanza, per delineare i termini ed i confini di una patologia molto sfuggente e non ben definita, la ‘lectio magistralis’ su “L’impatto sulla salute di miscele xenobiotiche, un gioco senza regole: l’adozione di un moderno paradigma scientifico” tenuta da Aldo Di Benedetto, dirigente medico, Direzione Generale Ministero Salute, Ufficio Igiene Prevenzione e Sicurezza Ambientale, di Roma. (daniele distefano)